Spiragli di pace in Ucraina, ma non a Gaza. Volodymyr Zelensky accetta la sfida di Vladimir Putin e rilancia. “Aspetterò Putin in Turchia giovedì, personalmente”, ha annunciato, rispondendo alla proposta a sorpresa avanzata la notte prima dal capo del Cremlino per trattative dirette a Istanbul tra Mosca e Kiev dal 15 maggio.
Il presidente ucraino ha così accolto l’invito di Donald Trump, che ha chiesto agli ucraini di andare a vedere le carte della Russia. La differenza nelle posizioni di Kiev e degli Usa riguarda però la possibilità di intavolare negoziati senza che si arrivi prima a quel cessate il fuoco “senza condizioni” di 30 giorni chiesto ieri dagli ucraini e dai leader dei Volenterosi – Francia, Germania, Gran Bretagna e Polonia – durante un incontro in Ucraina. “Attendiamo un cessate il fuoco completo e duraturo, a partire da domani, per fornire la base necessaria alla diplomazia”, ha scritto Zelensky su X. Per poi aggiungere: “Spero che questa volta i russi non cerchino scuse”.
Gaza.
Netanyahu, ‘intensificheremo i combattimenti’.’Nessuna tregua dopo il previsto rilascio dell’ostaggio’. Il rilascio di un ostaggio israeliano-americano annunciato da Hamas non porterà a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, né al rilascio dei detenuti palestinesi: lo ha detto oggi il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. In una dichiarazione del suo ufficio, Netanyahu – al contrario – ha ribadito che i negoziati per un possibile accordo che garantisca il rilascio di tutti gli ostaggi a Gaza saranno condotti “sotto il fuoco nemico” e che il suo Paese sta preparando “un’intensificazione dei combattimenti”.
(Fonte Ansa)