Parla la moglie tradita dal marito e risarcita dal giudice per le umiliazioni pubbliche subite
Treviso, Roberta Zoia tradita e risarcita per l’umiliazione pubblica: «Non cercavo vendetta ma la sentenza ripaga di ansia, rabbia e sofferenza».Parla la donna che ha scoperto che il marito aveva una storia con una ballerina: «Non avevo più vita. Tutti sapevano ma con me nessuno parlava, c’erano solo delle fastidiose risatine alle mie spalle».«Vendetta? No, non l’ho cercata e non mi interessa. Però la sentenza mi ha ripagato di tutta l’ansia, della rabbia e della sofferenza che ho provato a causa del tradimento di mio marito. Sono arrivata al punto di non avere più una vita». Roberta Zoia, 51enne di San Donà residente a Morgano, ha deciso di tirare una riga dopo la separazione e il divorzio dall’uomo di cui era innamorata. «Ho ricominciato tutto da zero – spiega la donna – non avevo più nulla. Ma mi sono fatta forza: una nuova scuola di ballo e una nuova vita insieme al mio compagno, poi diventato mio marito, che è la persona che mi è rimasta vicina durante la delicata battaglia legale durata nove anni». In sede processuale l’ex moglie ha denunciato non solo la sofferenza emotiva, ma anche il danno alla sua reputazione, aggravato dal fatto che la relazione del marito era nota nell’ambiente lavorativo e questo aveva avuto delle conseguenze anche sulla sua salute. Il tribunale ha riconosciuto che la diffusione della notizia ha avuto un impatto negativo sulla sua serenità e sulla sua immagine, condannando l’uomo a un risarcimento forfettario di 10 mila euro.
«Ho vissuto un incubo»
«Le dirò la verità: ho vissuto un vero incubo. Io e il mio ex eravamo sposati dal 2007 dopo un lungo periodo di fidanzamento e di convivenza. Poi nel 2010 sono cominciati i problemi. Lui era cambiato, aveva un atteggiamento freddo, indifferente. Lo sentivo lontano e mi nascondeva tante cose. La verità era che aveva un’altra, una ballerina della scuola più giovane di me. Io capisco che l’amore tra due persone persone possa finire, che ci possa essere di mezzo un’altra o un altro. Ma quando ci si sposa si prende un impegno che per me è soprattutto l’onesta. Ecco, lui con me non è stato onesto».
Cosa è successo?
«Mi invitava a restare a casa quando dovevamo andare a fare alcune trasferte. Quella ragazza, diceva lui, sarebbe stata solo una studentessa che aveva bisogno di guida e nulla più. Poi, quando tutto è venuto alla luce del sole, mi ha detto che era stata soltanto una sbandata, che non era niente di importante. In fondo aveva ragione perché il loro rapporto non è durato».
Ad un certo punto tutti, al di fuori di lei, sapevano però della relazione.
«Sì. Ne erano a conoscenza gli altri ballerini e persino i maestri delle altre scuole. Con me però nessuno parlava, c’erano solo delle fastidiose risatine alle mie spalle. È stato terribile, lui se ne andava via per giorni e a me restava soltanto il dubbio che fosse con lei. Non ho dormito per mesi».
Poi insieme al suo legale (l’avvocato Davide Favotto) ha deciso di affrontare una causa per il risarcimento del danno esistenziale patito il cui esito non era per nulla scontato.
«Volevo che fosse riconosciuto il principio di lealtà tra persone a cui il mio ex è venuto meno. Io non volevo tutta questa pubblicità ma le tante telefonate di vicinanza e di sostegno, dopo che la vicenda è diventata di dominio pubblico, mi hanno fatto piacere. Il tradimento, quando avviene come è successo a me, è una vera mancanza di rispetto. Non mi importa dei soldi ma mi piace pensare di avere mandato un messaggio sia alle donne che agli uomini che si trovano in quella che è stata la mia stessa situazione: la sofferenza che avete provato non la dovete portare con voi come un peso. La giustizia, quella vera, è dalla vostra parte».
Lei adesso è felice?
«Tanto. Non potrei esserlo di più».
(Fonte Corriere della Sera)