Cronaca

Violenza urbana, massacrato di botte a Firenze per non aver dato una sigaretta a un branco di adolescenti

Le nostre città sono sempre meno sicure e più violente, anche per mano di ragazzini e adolescenti. Dall’alto al basso si propaga solo violenza cieca e brutale. Da interrogarsi e a lungo. Tutti. Firenze, 36enne pestato dal branco di ragazzini per una sigaretta. L’aggressione a Sorgane: la vittima è stata accerchiata, spinta a terra e poi presa a calci e pugni. Aggredito da una baby gang e ricoverato all’ospedale di Ponte a Niccheri in codice giallo. È successo nella tarda serata di mercoledì 3 settembre. La vittima è un uomo di 36 anni, residente a Firenze Sud. Sono le 23. Il malcapitato si ferma in via Benedetto Croce. Deve prendere le sigarette al distributore automatico del bar «Sorgane». Lì vicino c’è un capannello di giovani. Sia italiani che di origine straniera. Forse minorenni.

L’uomo sta per inserire la tessera sanitaria nella macchinetta self-service. Dai ragazzini, ecco una prima richiesta: «Oh, ci dai una sigaretta?». L’uomo risponde: «Datemi il tempo di comprarle». Una volta acquistate, il 36enne regala una sigaretta alla comitiva, che però non si accontenta: «Daccene un’altra, siamo tanti». Per evitare problemi, l’uomo acconsente. Ma ancora non basta: «Sai cosa? Perché non ci compri un pacchetto?».

A quel punto il 36enne perde la pazienza e rifiuta. Pochi secondi e viene accerchiato. Parte una serie di spintoni. L’uomo fa per indietreggiare, ma inciampa. È a terra, inerme. La furia del branco si scatena, con calci e pugni. Un residente, allertato dalle urla, scende in strada per aiutare la vittima. La baby gang si dilegua. Viene chiamata un’ambulanza. «Ha problemi alle costole — spiega Simone Scavullo, presidente del comitato Cittadini per Firenze — per non parlare delle escoriazioni e delle contusioni in più parti del corpo».

Scavullo, conoscente della persona aggredita, ha raccolto la sua testimonianza, spiegando che «è stata fatta la denuncia alla polizia». Il ferito ha preferito non parlare direttamente con il Corriere Fiorentino: «È stato dimesso, ma è molto arrabbiato — racconta Scavullo — Purtroppo Sorgane, come tanti altri quartieri, ha problemi legati a gruppetti di adolescenti violenti».

Scavullo è nel consiglio di amministrazione della Chok Dee Academy, una palestra di sport da combattimento fondata da Daniele Ciliberti, dove si insegna difesa personale: «Abbiamo la nuova sede proprio a Sorgane, in via De Nicola — spiegano Scavullo e Ciliberti — ma anche prima ci allenavamo nel rione, vicino alla Coop. Abbiamo preso tanti ragazzi dalla strada per insegnare rispetto e disciplina. Ci fa molto soffrire questo episodio. Vorremmo cercare di parlare con questi giovani. Vorremmo fargli capire che la violenza non va bene, che un combattimento leale può esserci solo su un ring». Città sempre più violente.

 

(Fonte Corriere Fiorentino)