Trump contro tutti anche a casa sua, si allarga il fronte delle proteste contro le deportazioni
Si allarga il fronte delle proteste contro le deportazioni anche a New York e Chicago e Trump come al solito va giù duro definendo chi protesta “animale”. A Los Angeles la sindaca ha annunciato il coprifuoco in alcune zone. Insomma il caos trumpiano.
Donald Trump sostiene che i manifestanti a Los Angeles “sono pagati da qualcuno”. Parlando con i giornalisti, il presidente americano ha detto di “non sapere chi ma qualcuno li paga oppure sono agitatori”.
Alla domanda se ritenesse se i manifestanti fossero stati pagati dal governatore della California Gavin Newsom o dalla sindaca di Los Angeles Karen Bass, Trump ha risposto: “Non ho detto questo”. E dopo averli chiamati “invasori stranieri” e “criminali del terzo mondo” il presidente americano li definisce “animali“. Lo riferiscono i giornalisti al seguito a Fort Bragg, in North Carolina.
“Quando ci sarà la pace a Los Angeles i soldati se ne andranno” ha aggiuntoTrump. Quanto alle regole di ingaggio dei militari nella città, il presidente americano non ha dato indicazioni precise: “E’ molto semplice: se i manifestanti sono pericolosi, se tirano mattoni, se sputano in faccia agli agenti, se prendono a pugni le persone, l’esercito risponderà con una grande forza e loro finiranno in galera per lungo tempo”, ha spiegato Trump. La sindaca di Los Angeles, Karen Bass, ha annunciato l’imposizione del coprifuoco in alcune zone del centro della città dalle 20 alle 6 ora locale (dalle 5 alle 15 in Italia). “Ho dichiarato l’emergenza locale e imposto il coprifuoco” notturno nella seconda città più grande degli Stati Uniti “per fermare vandalismi e saccheggi”, ha detto la Bass in una conferenza stampa. Centinaia di persone stanno protestando contro le autorità per l’immigrazione a New York, dopo i disordini di Los Angeles. Lo riferisce la Cnn. Al momento la manifestazione è pacifica e non c’è un ingente dispiegamento di forze dell’ordine. Cortei anche a Chicago, l’altra città dove su ordine del presidente americano Donald Trump l’Immigration and Customs Enforcement (Ice) ha condotto raid contro migranti illegali. La democrazia è “sotto attacco davanti ai nostri occhi”, Donald Trump sta “devastando il progetto storico dei nostri padri fondatori”: lo ha detto il governatore della California, Gavin Newsom, in una dura critica contro le politiche migratorie dell’amministrazione Usa mentre a Los Angeles scatta il coprifuoco e proseguono gli arresti dei manifestanti. Lo riportano i media internazionali. Il presidente degli Stati Uniti “sta organizzando una retata militare in tutta Los Angeles”, ha affermato Newsom. “I regimi autoritari iniziano prendendo di mira le persone meno in grado di difendersi. Ma non si fermano qui – ha aggiunto -. Trump e i suoi fedelissimi prosperano sulla divisione perché permette loro di acquisire più potere ed esercitare un controllo ancora maggiore”. Il governatore ha poi ha avvertito che la situazione che si sta sviluppando in California è solo l’inizio. “Questo riguarda tutti noi. Riguarda voi. La California potrebbe essere la prima, ma chiaramente non finirà qui. Altri Stati saranno i prossimi”, ha detto. Che accadrà ancora?
(Fonte Ansa)