Rapporto choc della Cei sugli “Abusi”: le vittime di questi reati, da parte di religiosi, nel 2023/24 sono state 115
“Dossier abusi” della Cei, rapporto choc: 115 presunte vittime nel 2023-2024. Soprattutto nella fascia 10-14 anni. I presunti autori delle violenze, in tutto 67, sono principalmente chierici. Coinvolti anche laici. Nel 2023-2024 le presunte vittime di abusi sessuali da parte di religiosi sono state 115, di cui 64 maschi e 51 femmine. Nello stesso periodo i casi di presunte violenze sono stati 69, di cui 27 consumati in parrocchia. “I presunti autori di abuso, in tutto 67, sono principalmente chierici”. È quanto emerge dal terzo report della Cei (Conferenza episcopale italiana), secondo cui la fascia d’età più colpita è quella tra i 10 e i 14 anni (31,3% del totale). Maggior parte degli abusi in parrocchia e da parte di chierici. L’analisi della Cei ha preso in considerazione le attività dei Servizi regionali, diocesani/interdiocesani e dei Centri di ascolto nel biennio 2023-2024. La parrocchia, si legge nel report, si configura come “il luogo più comune per gli abusi segnalati”. La maggior parte dei presunti autori di abuso è chierico (44 su 67) e quasi sempre di sesso maschile (65 su 67)”. Presunti abusi anche da parte di laici Il confronto tra le due ultime indagini ha evidenziato un aumento nell’età media dei presunti autori di abusi, che passa da 43 anni del 2022 a 50 anni nel 2023-2024. Con riferimento ai laici, il dettaglio relativo al servizio pastorale svolto indica che i presunti autori di reato, al momento della segnalazione, svolgevano i seguenti ruoli: catechista/educatore (quattro), volontario (tre), collaboratore (due), insegnante di religione (uno), seminarista (uno) e sagrestano (uno)”. Cei: “Consolidata cultura tutela minori e vulnerabili”.
C’è un “consolidamento dei servizi e di una cultura della tutela di minori e persone vulnerabili contro abusi”. Lo si legge nella Terza Rilevazione promossa dal Servizio nazionale per la tutela dei minori e adulti vulnerabili della Conferenza Episcopale Italiana. Un indicatore, si legge ancora “è la celebrazione da parte dei SDTM/SITM del 18 novembre, quale Giornata nazionale di preghiera della Chiesa italiana per le vittime e i sopravvissuti degli abusi, per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili. Le risposte infatti sono state positive nell’85,6% dei casi con riferimento al 2024, in aumento di 14,3 punti percentuali rispetto al 2021”. Anche uno è troppo, ovviamente, a maggior ragione se ad opera di religiosi.