Molestie sessuali ai danni di una studentessa di 16 anni, sospeso e allontanato da scuola un tecnico di laboratorio
Empoli, alunna molestata: sospeso tecnico di laboratorio. Apprezzamenti e domande intime, respinto il ricorso contro la decisione del preside. Un tecnico di laboratorio di un istituto scolastico di Empoli è stato sospeso dal servizio, e allontanato dalla scuola, per molestie sessuali ai danni di una studentessa minorenne, in attesa della conclusione dell’inchiesta a suo carico. L’uomo ha proposto ricorso d’urgenza, in sede cautelare, al Tribunale di Firenze, chiedendo di poter tornare a lavorare in attesa della definizione dell’inchiesta, ma i giudici lo hanno rigettato. Questa la decisione del giudice Silvia Fraccalvieri del Tribunale fiorentino. I fatti alla base dell’inchiesta in corso risalgono allo scorso autunno, quando, stando al resoconto processuale, l’uomo avrebbe iniziato a molestare una studentessa 16enne del terzo anno. La ragazza all’inizio avrebbe fatto finta di niente, per poi rispondere ai continui complimenti del tecnico di laboratorio della sua scuola: «Potrei essere tua figlia, vai a cercare altrove».
L’uomo però prosegue con il suo morboso interesse per la ragazza, mettendo in atto comportamenti tali «da cagionare nella studentessa sentimenti di disagio e di turbamento». Secondo il Tribunale fiorentino questi comportamenti inappropriati sono consistiti nel rivolgere alla minore apprezzamenti inadeguati al contesto scolastico («come sei bella», «come stai bene oggi», «che bei capelli biondi», «hai baciato qualcuno in discoteca?») nell’averle toccato i capelli senza il suo consenso, nell’averle posto domande di carattere intimo, nell’averle proposto di uscire insieme più volte, nell’averla seguita nel corridoio e nell’averla attesa davanti alla porta del bagno.
La ragazza a quel punto viste le insistenze ne aveva parlato con i genitori che a loro volta avevano avvisato i vertici della scuola che si sono subito attivati. A gennaio scorso il dirigente aveva avviato il procedimento disciplinare decidendo poi a febbraio di sospenderlo fino al termine dell’anno scolastico.
L’uomo si è difeso sostenendo che in realtà si era trattato solo di un mero scambio di cortesia e che l’invito a uscire si riferiva ad alcune serate di karaoke in un locale della zona. Per il Tribunale la sospensione è legittima e per l’uomo «non esiste un pregiudizio grave ed irreparabile che potrebbe subire nel tempo necessario ad ottenere una decisione». L’inchiesta prosegue.
(Fonte Corriere Fiorentino)