Giaveno, un mistero tra le mura di casa: la morte di Germano Giaj Levra
“Papà è caduto, correte!” È con questa telefonata concitata al 118 che si apre il mistero che sta scuotendo Giaveno. Germano Giaj Levra, 91 anni, figura nota e rispettata in paese, è stato trovato agonizzante nel suo appartamento in piazza Molines. Il volto coperto di sangue, fratture alla testa. Poche ore dopo, la morte.
Una caduta, dicono i figli. Ma qualcosa non torna.
La scena dell’incidente presenta elementi anomali: troppo sangue, una dinamica poco chiara. I carabinieri, subito intervenuti, non si sono accontentati della versione iniziale. I tre figli dell’uomo — tutti conviventi — sono stati ascoltati per ore in caserma. Il sospetto è chiaro: quella testa potrebbe essere stata colpita, non solo caduta.
Germano non era un anziano qualunque. Ex assicuratore, stimato membro dei Lions Club e del coro Valsangone, era conosciuto da tutti. Dopo la morte del fratello aveva ospitato i tre figli nella grande casa di famiglia. Ma, come spesso accade, la convivenza forzata può diventare una polveriera.
Alcuni vicini raccontano di tensioni, litigi, e voci su discussioni legate ai soldi e agli affitti dei negozi al piano terra. Forse un diverbio, forse uno spintone, forse qualcosa di più.
Ora la verità è nelle mani degli inquirenti e del medico legale. A Giaveno, intanto, cala il silenzio. Ma dietro le tende tirate e le luci ancora accese in quella casa, resta un interrogativo inquietante: Germano è caduto… o è stato spinto? Si vedrà.