Uccide la moglie a coltellate, già condannato per lesioni. “Ho ucciso mia moglie, poche ore fa, nella nostra casa in Valtellina”. Fermato per un controllo di routine, così Mohamed Rebami, marocchino di 65 anni, ha confessato ad un equipaggio dei carabinieri in servizio a Lecco poco prima dell’alba il femminicidio che aveva appena commesso. L’uomo ha ucciso a coltellate la moglie Emilia Nobili, 75 anni, stimata e conosciuta insegnante di Lettere in pensione, nell’abitazione della contrada Nobili di Poggiridenti, paese a pochi chilometri da Sondrio. Poi si è liberato degli abiti sporchi di sangue e si è allontanato con la sua auto, prima di essere fermato dai militari lecchesi ai quali ha subito confessato l’omicidio. Portato in caserma, è stato interrogato a lungo dal pm di turno ed è poi stato portato nel carcere lecchese di Pescarenico, anche se non è escluso che nelle prossime ore per esigenze investigative venga trasferito nella Casa circondariale di via Caimi a Sondrio.
L’inchiesta è in capo alla Procura di Sondrio, diretta da Piero Basilone, ora al lavoro con gli investigatori dei Carabinieri anche per capire il movente dell’omicidio. Già il 16 ottobre dell’anno scorso Rebami era stato denunciato dai carabinieri per maltrattamenti e lesioni nei confronti della moglie e, il successivo 18 ottobre, gli era stata notificata la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alla persona offesa. Lo stesso giorno era stato però arrestato in flagranza per la violazione del divieto di avvicinamento e gli era stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere. Poi il 24 aprile di quest’anno era stato condannato a 1 anno e 6 mesi di reclusione, con contestuale liberazione per sospensione condizionale della pena. A giugno aveva ripreso la convivenza con la moglie, che lo aveva nuovamente accolto nella casa di Poggiridenti contro i pareri dei familiari e, in particolare, del figlio.
Domani verrà decisa la data dell’autopsia sul corpo dell’ex professoressa la cui tragica fine ha scosso l’intera comunità di Poggiridenti che ancora non ha dimenticato l’omicidio commesso un anno fa da un giovane che uccise suo zio. E’ sopravvissuta invece una donna di origine indiana anche lei accoltellata dal marito a Pontinia, in provincia di Latina. Gravemente ferita, la donna è stata portata con l’eliambulanza al Policlinico Gemelli di Roma mentre il marito, anche lui indiano, è poi fuggito ed è attualmente ricercato. Le indagini sono condotte dai carabinieri del comando provinciale di Latina.
(Fonte Ansa)