Cronaca

Ancora un femminicidio, a Bergamo uccide la moglie e poi si spara, il figlio chiama il 112

Stiamo decisamente sottovalutando il problema, l’enorme problema, una piaga che sta infettando mortalmente la nostra società e che si è sfuggito completamente di mano. Niente sembra funzionare, è l’ora della creatività, di massicce campagne pubblicitarie tipo vaccinazioni all’era del Covid, insomma qualcosa che vada oltre inquinrenti e investigatori, che si aggiunga. Nonc’è più tempo da perdere. Ancora un femminicidio, a Bergamo un uomo prima uccide la moglie e poi si spara. Ci sarebbe la gelosia dietro l’omicidio-suicidio verificatosi nel pomeriggio di oggi, giovedì 5 giugno, in una casa di Cene, nel bergamasco, dove un italiano di 54 anni ha ucciso la moglie, 52enne anche lei italiana, con una pistola semiautomatica calibro 22 legalmente detenuta e poco dopo si è tolto la vita sparandosi con la stessa arma.

I carabinieri di Fiorano al Serio sono intervenuti sul posto ed hanno trovato i corpi dei due coniugi all’interno della loro abitazione. Le salme sono state trasferite all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per i successivi esami autoptici.

L’arma e l’abitazione sono stati posti sotto sequestro su disposizione della Procura della Repubblica di Bergamo che sta coordinando le indagini volte a confermare la ricostruzione sinora effettuata e ad accertate il movente che, sulla base dei primi accertamenti, sembrerebbe appunto riconducibile a motivi di gelosia.

La coppia aveva due figli, uno maggiorenne, di 19 anni, e un altro minorenne. A chiamare i carabinieri sarebbe stato proprio uno di loro. Bisogna intervenire. Fare qualcosa, provare di tutto fino a far ritrovare il senno a uomini che appaiono sempre più disumanizzati.