L’editoriale

Violenza urbana: tre 17enni responsabili dell’aggressione a Lucca, ma le città sono sempre meno sicure

Città italiane sempre più violente e pericolose, ci siamo “americanizzati” anche da questo punto di vista. Il grave episodio di Lucca di domenica scorsa è solo l’ennesima riprova di un allarme generalizzato che riguarda i vari centri urbani italiani, senza risparmiare nessuno. Certo ci sono zone e quartieri più pericolosi di altri, e i dati parlano chiaro, ma certi fenomeni si sono allargati a macchia d’olio e anche Lucca non è esente da questa pandemia di violenza. Da sempre ai primi posti per furti in abitazione, già da tempo la “città delle mura” registra troppo spesso episodi di microcriminalità decisamente preoccupanti. E quando Vinicio Fruzzetti, molto noto a Lucca per le sue attività di volontariato, ha portato il suo cane a spasso di sera prima di andare a dormire, a 78 anni si è ritrovato in un’arancia meccanica all’italiana. Due giovani col votlo travisato lo avvicinano e lo minacciano con un coltello, mentre un terzo fa da palo, l’uomo si rifiuta di consegnare loro il poco denaro che ha in tasca e questi lo colpiscono per ben due volte alla spalla destra. Uno dei fendenti pare fosse diretto addirittura alla gola perché l’uomo avrebbe provato a difendersi dalle quella brutale aggressione con l’ombrello che aveva con sè. Finisce in ospedale sotto choc ma per fortuna niente di grave. Pericolo scampata stavolta. Nelle scorse ore la polizia ha individuato i responsabili della violenta rapina e come si sospettava sin dall’inizio si tratta di tre 17enne italiani che potrebbero essere responsabili di altri reati in città e nei dintorni. Una vera e propria baby gang. I tre, con responsabilità ancora tutte da individuare con precisione, sono stati segnalati alla procura della Repubblica presso il tribunale dei minori di Firenze e la loro posizione è al vaglio di quella autorità giudiziaria. Tra i vari fenomeni di criminalità urbana, scippi, furti, rapine, aggressioni, bullismo, quelli che vedono minorenni e gang di adolescenti in azione sono ovviamente i più preoccupanti. Azioni tipiche delle note gang urbane americane sono quasi all’ordine del giorno, tra adulti e minori. E la sensazione di tranquillità e sicurezza dei cittadini vacilla inesorabilmente. Cosa fare? Di certo servirebbero più fondi per le forze dell’ordine e per la magistratura e per le polizie locali, ma come ci insegna la storia degli Usa solo con la repressione non si va lontano. Occorre una massiccia campagna pubblicitaria di Stato contro la violenza urbana, con iniziative di tipo sociale e culturale per “entrare” nei quartieri, avvicinare le famiglie, le persone, e sensibilizzare una cultura del rispetto, in contrapposizione alla cultura della violenza. Come sempre il buio si sconfigge accendendo la luce.