Cronaca

Ucciso a coltellate in casa a Melito di Napoli, fermato per omicidio il figlio della compagna della vittima

Un dramma si è consumato in via delle Margherite a Melito di Napoli, ieri sera. Nella sua abitazione, riverso in una pozza di sangue, è stato trovato il corpo di Ciro Luongo, 58 anni, ispettore di Polizia in servizio al commissariato di Giugliano. Un uomo conosciuto e stimato, che ha dedicato la vita al lavoro e alla divisa. Secondo le prime ricostruzioni, Luongo sarebbe stato colpito ripetutamente con un’arma da taglio al culmine di una lite familiare. A scagliarsi contro di lui, stando agli accertamenti dei Carabinieri, per futili motivi, sarebbe stato il figlio della compagna, un giovane che dopo l’aggressione è fuggito, lasciando dietro di sé una scena drammatica. La fuga però è durata poche ore, poiché i militari lo hanno rintracciato in serata. La sua posizione è ora al vaglio della Procura di Napoli Nord, che coordina le indagini e dovrà decidere se disporre un fermo formale. Gli inquirenti ipotizzano che alla base dell’omicidio ci sia stata una discussione per futili motivi, degenerata in pochi istanti in un’esplosione di violenza. Nessun precedente, nessun segnale apparente che potesse far presagire l’esito fatale di quella convivenza difficile. Gli investigatori stanno lavorando per ricostruire esattamente la dinamica dei fatti, raccogliendo testimonianze e analizzando ogni dettaglio dell’abitazione.

La vittima. Nato e cresciuto a Napoli, Luongo aveva indossato la divisa sin da giovane. Dopo molti anni trascorsi alla Polizia ferroviaria di Aversa, lo scorso gennaio aveva fatto ritorno a Giugliano, città in cui aveva già prestato servizio agli inizi della carriera. In un post sui social aveva condiviso la sua emozione: “Lascio la Polizia ferroviaria ad Aversa e i colleghi rimarranno nel mio cuore compresi i funzionari e dirigenti, per un percorso al commissariato che avevo lasciato tanti anni fa quando ero assistente. Ora da ispettore ritrovo quei fratellini diventati fratelloni”. Parole che oggi suonano come un commiato.

La notizia si è diffusa rapidamente, lasciando sgomenti i cittadini di Melito e i colleghi della Polizia di Stato. In molti descrivono Luongo come un uomo discreto, appassionato del suo lavoro, sempre pronto a dare una mano. Un ispettore che non amava i riflettori, ma che aveva saputo conquistare il rispetto di chiunque lo incontrasse.

Mentre la comunità piange la scomparsa del proprio concittadino, la Procura e i Carabinieri proseguono nelle indagini. Toccherà agli inquirenti fare piena luce su quanto accaduto, chiarendo i motivi della lite e accertando le responsabilità penali del giovane. Quello che resta, per ora, è il ricordo di un poliziotto stimato e di una vita spezzata, in una sera d’estate che a Melito difficilmente sarà dimenticata.