Cronaca

Travolta da un’auto sulla strada, rimane invalida a 18 anni, risarcimento da oltre 2 milioni di euro

Una vita spezzata troppo presto, compromessa per sempre. In pochi secondi la sua vita era cambiata drasticamente e per sempre, a un’età in cui si dovrebbe pensare a ben altre cose, ma quel maledetto pomeriggio di dicembre di 6 anni fa il destino aveva in serbo per lei una delle peggiori evenienze possibili. Per lei e la sua famiglia è stato stabilito un maxi risarcimento per i danni subiti dopo essere stata investita ma i traumi riportati sono risultati purtroppo definitivi e devastanti. Quando aveva solo 18 anni, il 22 dicembre del 2019, la ragazza stava attraversando la strada per raggiungere il suo fidanzato dell’epoca dall’altro lato, ma alle 15 e 30 in via San Giusto a Prato è successo quello che non sarebbe dovuto succedere. Una donna alla guida di un’auto non si accorge della sua presenza sulla strada e all’ultimo istante cerca di evitarla ma presa dal panico sbaglia qualcosa nella manovra e la sua vettura si spegne di colpo. L’urto a quel punto è inevitabile e inesorabile e la ragazzina viene centrata in pieno dall’auto e sbalzata a terra. Le sue condizioni appaiono subito gravi e viene trasportata d’urgenza in elisoccorso al Careggi di Firenze ma nonostante le cure la 18enne ha riportato troppi danni e da allora è rimasta tetraplegica e con ridotte aspettative di vita. Il Tribunale di Prato nei giorni scorsi, al termine del processo di primo grado, ha quantificato i danni che la donna in solido con la sua compagnia assicurativa dovrà dare a lei e ai suoi familiari, riconoscendo l’esclusiva responsabilità dell’accaduto in capo all’auto che l’ha travolta e a chi era alla guida. Alla ragazza che oggi ha 24 anni andranno oltre 2 milioni di euro di risarcimento, alla famiglia circa 250 mila euro, al netto degli acconti già ricevuti negli anni. La donna e l’assicurazione dovranno pagare anche circa 50 mila euro di spese legali. Straziante la testimonianza in aula del fidanzato che ha assistito impotente all’intera vicenda: “Era quasi arrivata dopo che aveva attraversato la strada per raggiungermi quando l’auto l’ha colpita”. Nel processo è emerso che la donna alla guida era verosimilmente distratta, perché secondo il periti del giudice l’impatto sarebbe stato evitabile. Tutti gli esami svolti sulla donna, alcol test ed altri, sono risultati negativi. Il giudice Elena Moretti del Tribunale civile di Prato ha praticamente risarcito quasi ogni danno possibile in questi casi, tra cui i danni morali. Si legge infatti molto chiaramente in sentenza: “La ragazza nonostante abbia perso ogni autonomia di vita è pienamente consapevole di sé, quindi occorre considerare la duplice essenza del danno, da un lato, la sofferenza interiore, ossia il danno morale, che va valutato in tutti i suoi aspetti, quali il dolore, la vergogna, il rimorso, la malinconia, la tristezza; e dall’altro, la significativa alterazione della vita quotidiana, ossia il danno esistenziale o alla vita di relazione”. Un giorno maledetto che ha segnato per sempre la vita della ragazza, della sua famiglia e della donna che l’ha investita.

 

(Fonte Corriere Fiorentino)