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Torino, capitale dei libri: al via l’edizione 2025 del Salone Internazionale

Dal 15 al 19 maggio 2025, Torino torna a ospitare la XXXVII edizione del Salone Internazionale del Libro, trasformandosi per cinque giorni nella capitale mondiale della cultura. Diretta da Annalena Benini, la manifestazione si presenta quest’anno con numeri da record: oltre 2000 eventi, 137.000 metri quadrati espositivi, 700 stand, 51 sale, 220 ore di laboratori e una programmazione diffusa anche sul territorio grazie al Salone Off.

Il tema scelto per l’edizione 2025 è “Le parole tra noi leggere”, verso di Eugenio Montale e titolo del romanzo di Lalla Romano, vincitore del Premio Strega nel 1969. Un omaggio alla leggerezza e alla precisione della parola come strumento di dialogo e conoscenza.

Distribuita su cinque padiglioni (1, 2, 3, 4 e l’Oval), la fiera si estende anche al Centro Congressi e alla suggestiva Pista 500, dove si terranno eventi speciali. Per la prima volta, l’Auditorium del Centro Congressi Lingotto sarà aperto al pubblico per tutta la durata del Salone, aggiungendo 18.000 posti a sedere per assistere agli incontri. I visitatori potranno accedere alla manifestazione tramite quattro ingressi: A e B (via Nizza), C (via Mattè Trucco, accanto all’Oval) e D (Stazione Lingotto), tutti serviti da mezzi pubblici e con accesso prioritario per persone con disabilità.

Con il progetto “MaaS ToMove”, ogni ingresso garantisce anche l’accesso agevolato ai trasporti pubblici GTT, taxi, monopattini, e-bike e scooter in sharing. Il costo giornaliero del biglietto è di 15 euro online e 22 in fiera, con riduzioni per giovani, disabili e over 65; l’abbonamento da cinque giorni è disponibile invece a 39 euro in prevendita e 60 in loco.

L’apertura è dalle 10 alle 20 giovedì, domenica, lunedì e fino alle 21:00 venerdì e sabato. Disponibili come sempre punti info, piantine gratuite e guardaroba a pagamento nella Galleria dei Visitatori.

I Paesi Bassi e la Regione Campania saranno gli ospiti d’onore di questa edizione, portando al Salone la propria eredità letteraria e culturale. Ad aprire ufficialmente l’evento sarà la Lectio Inaugurale intitolata “Vediamo un po’” della scrittrice e drammaturga francese Yasmina Reza, considerata una delle voci più significative del panorama letterario contemporaneo. Tra gli ospiti internazionali sono attesi Jan Brokken, Adania Shibli, Mircea Cărtărescu, Javier Cercas, Tracy Chevalier, Scott Turow, David Quammen, Joël Dicker, Valérie Perrin e Paul Murray (caso editoriale del momento con “Il giorno dell’ape”), insieme a nomi noti del panorama italiano come Roberto Saviano, Teresa Ciabatti, Marco Balzano e Giuseppe Civati. Non mancheranno neanche gli incontri con volti noti del web, della musica e della tv presenti con le loro recenti pubblicazioni: dal rapper Salmo all’attrice toscana Chiara Francini, da Maurizio Carucci degli Ex-Otago a Elisa De Marco, più nota come Elisa True Crime.

Il Salone celebrerà inoltre importanti anniversari fondamentali per la storia della letteratura italiana e mondiale: i 100 anni di “Ossi di seppia” di Eugenio Montale, i 250 anni dalla nascita di Jane Austen, e gli omaggi ad autori indimenticabili come Andrea Camilleri e Flannery O’Connor.

Tra le nuove sezioni, debutta “Crescere”, curata dallo psicoterapeuta Matteo Lancini, per riflettere sull’educazione e i percorsi evolutivi. Sabato 17 maggio, all’UCI Cinema Torino Lingotto, esordisce invece “Romance Pop-up”, uno spazio dedicato agli autori e alle autrici del genere “romance”, con 11 sale dedicate e un’espansione dell’area complessiva della manifestazione a 147.000 mq. Nasce inoltre il Premio Ernesto Ferrero, in memoria dello storico direttore del Salone, recentemente scomparso. Voluto dalla Fondazione CRT, il premio sarà assegnato a tre progetti editoriali meritevoli, con l’obiettivo di promuovere la qualità dell’editoria indipendente. “Questo sarà comunque e sempre – ha sottolineato la direttrice del Salone, Annalena Benini – il Salone di Ernesto Ferrero. È bello dedicare un premio a lui che è sempre stato così attento all’editoria, ai piccoli editori, all’innovazione. Vogliamo seguire il suo esempio con questo Premio che s’inaugura quest’anno e che speriamo diventi sempre più importante. È anche un modo per dire agli editori che sono la nostra anima, noi viviamo grazie a loro. Abbiamo sempre grande cura del loro lavoro e vogliamo offrire il polso della situazione dell’editoria. È un riconoscimento alla qualità di questo lavoro così importante”.

Il Salone del Libro 2025 si preannuncia come di consueto molto più di una semplice fiera editoriale: sarà un vero e proprio crocevia di idee, storie, lingue e visioni del mondo. In un tempo in cui l’informazione corre veloce e superficialmente, e le parole sembrano perdere peso e profondità, la XXXVII edizione della kermesse torinese rilancia la centralità della lettura come gesto consapevole, come possibilità di incontro e come spazio di resistenza culturale. Con un programma vasto e stratificato, capace di accogliere tanto il lettore curioso quanto il professionista del settore, questo evento dimostra di saper parlare a pubblici diversi senza rinunciare alla qualità. Sarà come sempre un laboratorio vivo, in cui le nuove generazioni di autori dialogano con i grandi maestri, dove i piccoli editori trovano visibilità accanto ai grandi gruppi, e dove la riflessione sull’attualità si intreccia con la celebrazione della memoria storica e letteraria. Sotto il segno delle “parole leggere” — leggere perché capaci di volare, ma anche perché essenziali e limpide — il Salone di Torino riafferma la propria vocazione civile: essere un luogo in cui la cultura non si esaurisce nell’intrattenimento, ma si fa strumento per comprendere il mondo e provare a cambiarlo. E in questa tensione tra passato e futuro, tra profondità e leggerezza, si misura ancora una volta tutta la forza politica e poetica della parola scritta.