"Le Palle Delprete"

Sinner passa ai quarti di finale di Wimbledon ma perché il suo avversario si ritira per infortunio

E poi, ancora più crudele della vita, arriva un fulmine a cielo scoperto ma aperto, a dare un colpo di grazia improvviso, inconsulto e bastardo. Arriva improvviso e immeritato, arriva a spezzare reni e gloria proprio quando di gloria ci si stava dissetando per una delle rare volte nella vita. Arriva così, come tumefazione d’infame sentenza, a spezzare il ritmo di un match condotto sul filo del rasoio della perfezione contro il numero 1 del mondo che, pur se con un fastidio al gomito, giocava per meriti altrui al di sotto di sé. Arriva così, vento lento e mortifero, a dar morte nell’anima come fato malefico e infimo che chiede il conto di pene mai ancora espiate.

Arriva così, bastardo assassino di sogni e di gioia, dopo una partita giocata perfetta. Arriva così, impetuoso ed infame, a tranciare i fili dello sport che ritornano di bestemmia in vita. Arriva così, mentre ti accasci al suolo, Grigor splendente, mentre cerchi ancora di tirare ancora fendente. Arriva così, di lacrime versate e di truce mare salato. Arriva così, buio assassino a chiuder le ciglia. Arriva così, spada conficcata sul lato da destino sguarnito.

E quando un lungolinea di un qualche Dio cattivo e infingardo si inchioda testardo sulla riga d’infamia, non ci possono esser parole che tengano e leniscano dolore. No. Su quel punto di scherno beffardo non c’è nulla da dire, gioire o pensare. C’è solo da piangere, io scriba illegittimo insieme a voi linfa essenziale e vitale di quotidiano fatto di vita e di sport.
C’è solo da stringersi forte, ancora più forte, in un abbraccio testardo e leggiadro che speriamo arrivi a Ettore Dimitrov, sconfitto stasera solo dal fendente di un Achille di altro cosmo e di fato bastardo.

Non lo meritavi, no, manco col cazzo, GrigorBello, di cadere così. Forse sì, forse Scintilla si sarebbe riaccesa. Sicuramente sì, sicuramente avresti continuato a dispensare Tennis e bellezza lottando punto su punto. Non so, non credo avresti alla fine perso. Ma così, proprio così, non è giusto.