Sicurezza sul lavoro e infortuni, decessi in aumento, gli ultimi dati Inail sono impietosi e preoccupanti
Sicurezza sul lavoro: l’emergenza irrisolta. Inail: infortuni in crescita nel tragitto da casa a lavoro. “Edilizia maglia nera, sempre più stranieri che non parlano italiano e con comprendono cosa fare per la sicurezza”, dice la Cgil. L’ispettore del lavoro: “Siamo pochi”. I recenti dati sugli infortuni sul lavoro pubblicati dall’Inail confermano una realtà cupa: nel 2024 gli incidenti registrati sono stati 589.571, in aumento dello 0,7% rispetto all’anno precedente. Con un bilancio di 1.077 vittime, anche il numero di morti è cresciuto: 4,7% in più rispetto al 2023. E dietro ai numeri ci sono storie reali, come quella di Ramadan Ramizi: 28 anni, due figli piccoli e due stampelle, un aiuto necessario da quando un incidente sul lavoro gli è costato una gamba. Un aspetto, chiarisce il presidente dell’Inail, che va comunque interpretato. “Moltissimi Paesi europei non considerano come infortuni coperti da assicurazione pubblica quelli in itinere, come fa invece il nostro sistema. Quindi, e lo dico con molto orgoglio, il nostro è un sistema estremamente completo dal punto di vista assicurativo perché tutela il lavoratore dal momento in cui esce da casa sino al momento in cui vi rientra, a differenza di molti altri Paesi europei”. “Anche il 2024 è un anno nero, quando si parla di infortuni e morti sul lavoro”, conferma Ermira Behri, sindacalista, dagli uffici romani della Cgil. “I maggiormente colpiti sono i lavoratori più fragili: da un lato ci sono i giovanissimi e dall’altro gli anziani, con un aumento degli incidenti tra gli over 65”. E l’edilizia si conferma, in questa drammatica classifica, al primo posto.
(Fonte Ansa)