Cronaca

Sesto San Giovanni, mistero del cadavere tra le fiamme: non un semplice incendio, le forze dell’ordine indagano per omicidio

«Fate presto. C’è mia mamma lì dentro», é questo il drammatico risveglio che ha scosso via Umberto Fogagnolo, in pieno centro a Sesto San Giovanni, in Lombardia, nella notte tra martedì e mercoledì. Intorno alle 3.30, un incendio divampato in un appartamento al piano terra del civico 130 ha richiamato sul posto vigili del fuoco, ambulanze e numerose pattuglie della polizia. Ma ciò che sembrava inizialmente un rogo domestico, si è trasformato in qualcosa di più inquietante. Nella camera da letto dell’abitazione, infatti, è stato ritrovato il corpo senza vita di un uomo, disteso a pancia in giù su un materasso bruciato. Solo una volta domate le fiamme, i soccorritori hanno scoperto che la vittima presentava numerose ferite da arma da taglio, compatibili con un’aggressione violenta. È stato a quel punto che le indagini hanno preso una svolta: non un incidente, ma un possibile omicidio.

Secondo una prima ricostruzione, l’assassino potrebbe aver colpito l’uomo altrove nell’appartamento, per poi spostarne il corpo sul letto e appiccare il fuoco, forse nel tentativo di distruggere le prove. Le ferite principali sono concentrate tra addome e torace, ma una lesione al braccio destro fa pensare a un estremo tentativo di difesa da parte della vittima. L’arma del delitto, al momento, non è stata ritrovata.

L’identità dell’uomo resta ancora da confermare. Il corpo, semicarbonizzato, ha reso complicata l’identificazione, ma alcuni documenti rinvenuti nella casa e testimonianze raccolte dagli agenti della Squadra Mobile suggeriscono si tratti di un cittadino italiano di circa sessant’anni, con origini turche. I riscontri sulle impronte digitali non hanno ancora dato esito positivo.

In un primo momento si era pensato che la vittima fosse l’inquilino dell’abitazione, un giovane studente universitario, poco più che ventenne, residente in zona periferica di Milano e domiciliato temporaneamente a Sesto per motivi di studio. Ma il ragazzo è stato rintracciato poche ore dopo ed è risultato essere vivo. Gli investigatori stanno ora cercando di chiarire il tipo di rapporto tra lui e la vittima, e perché quest’ultima si trovasse nell’appartamento. Sembra che il sessantenne vi soggiornasse da pochi giorni, da quando lo studente aveva lasciato l’abitazione.

Le fiamme, secondo i rilievi, sono partite proprio dal materasso e gli inquirenti non escludono che l’assassino sia stato fatto entrare volontariamente dalla vittima. Per questo, ora l’attenzione si sta concentrando sulle telecamere di sorveglianza della zona e sull’analisi dei telefoni cellulari per ricostruire i contatti della vittima e capire se l’incontro con l’assassino fosse premeditato. Al momento, però, le immagini raccolte non avrebbero ancora fornito elementi determinanti. Il quartiere, intanto, resta scosso. I residenti osservano da dietro le finestre, increduli dell’accaduto: un piccolo quartiere periferico si è trasformato nel luogo di un giallo dai risvolti drammatici. Le indagini proseguono per risolvere il mistero.