Serie tv già epiche, ci sarà una quinta stagione di “True detective”, si svolgerà a Jamaica Bay-New York
True Detective sta tornando, La serie antologica diventata un cult co-prodotta da Woody Harrelson e Matthew McConaughey, interpreti di Marty Hart e Rust Cohle nella prima impareggiabile stagione, non sembra fermare la sua produzione, nonostante il giudizio molto tiepido di critica e pubblico nei confronti della quarta stagione, Night County.
Notizie ufficiali affermano che Issa Lopez, già autrice e show runner di Night County stia già scrivendo la nuova stagione, questa volta ambientata nello stato di New York, a Jamaica Bay.
L’entusiasmo è tanto ma anche i dubbi. Infatti, se la prima stagione centra in pieno il concetto di perfezione costruendo un intreccio avvincente e una psicologia dei personaggi pressoché inarrivabile, per non parlare di dialoghi e regia, replicare questo successo si è rivelato una bruttissima eredità.
La seconda Stagione, forte anch’essa di un cast di indubbio spessore (Colin Farrell, Vince Vaughn e tanti altri) , riprende tematiche psicologiche e sociologiche del primo capitolo ma risulta, per la mole di linee narrative, assolutamente dispersiva, ci vorrebbero almeno tre visioni per comprenderne la qualità.
La terza stagione, passata molto in sordina invece è quanto più si avvicini alla prima con la coppia Hart/Cohle, oltre a lavorare su diversi piani temporali la cui veridicità è messa in dubbio dal protagonista, la cui psiche oramai è erosa dall’alzheimer (splendido device narrativo meravigliosamente gestito) True Detective 3 bilanciava bene il conflitto interiore con un’indagine riguardante dei bambini scomparsi piagata da preconcetti, malagestione e suggestioni. Il finale ci rivela la verità, ma solo a noi spettatori, Wayne Hays (interpretato da uno straordinario Mahershala Ali ) ormai divorato dall’Alzheimer ha sempre avuto la soluzione sotto gli occhi ma è stato incapace di vederla.
Night County , arrivato lo scorso anno su Sky Atlantic, cambia del tutto rotta e non per il meglio. Non vi è un vero e proprio equilibrio fra le vicende personali di Liz Danvers ed Evangeline Navarro (una Jodie Foster sotto tono e Kalì Reis al meglio della forma) e l’indagine che fin da subito assume toni sovrannaturali, suggestioni che derivano dal mito Lovecraftiano: Ithaqua, le montagne della follia, antichi e molto altro prendono forma concreta, ben lontano dal Re Giallo di Chambers (o dal Paradiso Perduto di Milton nella seconda stagione) che funge da elegante quanto terribile chiave di lettura della prima stagione. L’orrore del Re Giallo e Carcosa nella prima stagione, del culto massonico della famiglia Tuttle, funzionava proprio perché, salvo visioni di Cohle? rimaneva un qualcosa di non tangibile. In True Detective l’orrore non è mai soprannaturale. Night County invece fin dalle prime scene ci pone un mistero di stampo soprannaturale, che prende forma concreta nel suggestivo e claustrofobico paese di Ennis, magistralmente messo in scena mostrando una realtà dura, impietosa e buia.
La falla fatale di Night County è stato proprio questo deviare verso l’horror, disancorandosi il più possibile dal noir e dal poliziesco. Non che ci sia niente di male, certo ma la stessa indagine va a farsi benedire una volta che si svela l’arcano e l’arcano è soprannaturale. Quello che resta da seguire nei sei episodi è la messa in scena di Ennis, cittadina all’estremo nord dell’Alaska che sta lentamente ed inesorabilmente cadendo nell’oblio (la parte sicuramente più interessante ed attuale) e il dramma intimo delle due protagoniste, questo non sempre ben gestito e sicuramente non ottimamente orchestrato. Salvo qualche collegamento di trama (la stazione artica dove avviene il crimine è della famiglia Tuttle) Night County non ha nulla di True Detective se non il titolo. Un vero peccato perché la regia e la fotografia sono clamorose e tutto sommato è stata una stagione sicuramente superiore a buona parte di prodotti di altri network.
Quindi cosa aspettarsi da una nuova stagione scritta ancora una volta dalla penna di Issa López, che ci ha portato Night County, sicuramente non all’altezza degli standard creati da Nic Pizzolato e Cary Joji Fukunaga?
La speranza, come dico sempre, è l’ultima a morire e c’è ancora almeno un anno e mezzo prima del 2027 anno in cui la quinta stagione di True Detective dovrebbe debuttare ed Issa Lopez ha tutte le carte in regola per avvicinarsi ai livelli di Pizzolato e Fukunaga ma deve tornare a dare importanza al mistero ancorandolo alla realtà.