Cronaca

Sequestrata e violentata da un uomo che l’aveva avvicinata con la scusa di darle un lavoro

Una giovane straniera é stata vittima di un’aggressione brutale nel cuore di Perugia, rapita e violentata da un uomo che l’aveva convinta di volerle dare un lavoro, e invece era iniziato per lei un incubo. L’orco è stato arrestato. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la ragazza sarebbe stata prima molestata e poi violentata in un locale in disuso del centro storico. I fatti risalgono al pomeriggio del 19 luglio, ma la vicenda è emersa pubblicamente solo ora, dopo il fermo dell’indagato. A finire in custodia cautelare un uomo di 45 anni, di nazionalità afghana, ritenuto responsabile di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e lesioni personali pluriaggravate, iI provvedimento è stato eseguito domenica, su disposizione della Procura della Repubblica di Perugia.

Secondo quanto contenuto in una nota firmata dal procuratore Raffaele Cantone, la giovane sarebbe stata avvicinata con una scusa dall’uomo, che si sarebbe presentato come futuro gestore di un ristorante in apertura. Dopo una breve conversazione dai toni amichevoli, l’uomo l’avrebbe invitata a visitare il presunto cantiere del locale, offrendo anche la prospettiva di un possibile impiego. La vittima avrebbe accettato, anche perché il luogo si trovava lungo il tragitto verso casa. Una volta all’interno dell’edificio – ancora arredato con tavoli e sedie, seppur dismesso – i due avrebbero inizialmente conversato. Ma, quando la giovane ha manifestato l’intenzione di andare via, si sarebbe accorta che la porta era stata chiusa a chiave. Da lì, secondo la ricostruzione degli investigatori, l’uomo l’avrebbe aggredita: prima molestata, poi violentata, mentre le impediva di urlare tappandole la bocca con le mani. Nonostante i suoi tentativi di resistenza, la ragazza non è riuscita a fuggire.

Durante la notte, mentre l’aggressore si trovava ancora all’interno del locale, la giovane sarebbe riuscita ad attivare la fotocamera del cellulare e a registrare una parte dell’aggressione. La mattina successiva, approfittando di un momento di distrazione dell’uomo, sarebbe finalmente riuscita a fuggire. Solo alcuni giorni dopo, ancora sotto shock, si è recata presso la polizia di Stato per sporgere denuncia. La vittima è stata successivamente medicata presso l’ospedale di Perugia, dove le sono state riscontrate lesioni compatibili con una violenza sessuale, giudicate guaribili in 30 giorni. Contestualmente, la squadra mobile della questura e la polizia scientifica hanno avviato le indagini, attestando la presenza di tracce biologiche all’interno del locale.

Gli esami del Dna effettuati su tali tracce hanno dato un esito definito coincidente con il profilo genetico dell’indagato, rafforzando ulteriormente il quadro accusatorio. La Procura ha sottolineato la gravità dell’episodio e la rapidità con cui sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza” a carico del sospettato, ora sottoposto a fermo in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria. L’inchiesta prosegue, e gli inquirenti stanno vagliando ogni elemento utile a ricostruire nel dettaglio quanto accaduto e a verificare se vi siano altri episodi simili riconducibili allo stesso soggetto.