“Se bevi la coca cola finirai all’inferno”. Predicatrice pentecostale nei guai per maltrattamenti su minori
L’inchiesta: «Se bevi Coca Cola, vai all’inferno»: così mamma e “pastora” educavano i bambini. Nella comunità nigeriana torinese si è fatta conoscere per l’interpretazione intransigente della Bibbia e per i suoi sermoni della domenica, in abiti tradizionali, con canti gospel intonati in un’atmosfera festosa e conviviale. Oggi però S.D., predicatrice 42enne, originaria del Benin, è indagata per maltrattamenti ai danni di due ragazze di 19 e 20 anni e di un bambino di 9 affidato alle sue cure dai genitori. All’epoca dei fatti contestati, tutte le vittime erano minorenni.
Ai bambini sarebbero state imposte regole ferree per presunti motivi religiosi: divieto di indossare pantaloni e mangiare carne di maiale, maionese, coca cola. E poi digiuni forzati, notti insonni con l’obbligo di stare in piedi o sul balcone all’addiaccio. La punizione? Percosse, morsi, schiaffi e la minaccia di finire all’inferno.
La donna, difesa da Roberto Impeduglia, ha negato di aver badato alle due giovani nell’ambito della sua «missione pastorale», ma di aver solo aiutato la loro madre (anche lei indagata) in veste di baby sitter.
Innanzitutto, guai a portare i pantaloni. Poi dovevano sottostare a digiuni rigidissimi e avevano il divieto di mangiare la maionese, assaggiare la carne di maiale e bere la Coca Cola. E, in caso di trasgressione, la mamma di quelle due bambine faceva partire urla, schiaffi, morsi e botte sulle mani con il mestolo. Quindi la “pastora”, predicatrice della chiesa pentecostale che frequentavano loro e altri ragazzini, rincarava la dose costringendo le piccole a passare la notte in piedi o chiuse sul balcone, anche con le gelide temperatura invernali: «Se non rispettate le regole, finite all’inferno, dritte nelle braccia di Satana» urlavano in coro le due donne, entrambe accusate di maltrattamenti su familiari o persone affidate a loro. Un reato che può costare fino a 7 anni di carcere. (Fonte Corriere della Sera)