Cronaca

Scoperta una casa “degli orrori” a Torino, animali e rettili in un contesto di sporcizia oltre ogni limite

Una casa infestata, non da fantasmi ma da sporcizia ogni oltre immaginazione e animali di vario genere e tipo stipati all’interno: denunciata la padrona di casa e sequestrato l’immobile e gli animali. Un blitz dei Carabinieri del nucleo cites ha portato alla luce un vero e proprio inferno in un alloggio nel centro di Torino. Su disposizione della Procura, i militari, con l’ausilio dei Vigili del Fuoco e dei servizi veterinari dell’Asl, hanno fatto irruzione in un appartamento che da anni era oggetto di segnalazioni da parte dei residenti, esasperati da odori insopportabili, nugoli di mosche e timori per la salute pubblica. Ciò che hanno trovato è stato peggio di quanto immaginato.

All’interno dell’abitazione, tra muri anneriti, finestre sigillate e immondizia stratificata, vivevano in condizioni estreme circa 40 pappagalli, due tartarughe d’acqua, un drago barbuto, un cane e un gatto. Nessuno di questi animali aveva accesso a cibo o acqua. Molti erano chiusi in gabbie minuscole, piene di escrementi; altri vagavano liberamente tra sporcizia, resti di cibo marcio e feci accumulati da anni. Le finestre erano volutamente serrate per evitare che i rumori degli animali disturbassero i vicini, ma così facendo si era creato un clima invivibile, soprattutto con le alte temperature estive.

L’odore, insostenibile già nel vano scala, era solo il primo indizio di una situazione ben più grave: uno scenario di degrado assoluto dove gli animali erano relegati all’oscurità e alla fame. Secondo gli investigatori, il buio era utilizzato anche per sedare l’attività dei pappagalli, che nel silenzio e nel caldo restavano inerti, mentre i rifiuti invadenti servivano, paradossalmente, a “contenere” l’ambiente. Una strategia malata che ha portato ad anni di sofferenza per le creature rinchiuse in quell’appartamento.

Le indagini, condotte con appostamenti e intercettazioni ambientali, erano iniziate mesi fa grazie alle denunce di alcuni condomini, preoccupati dal degrado e dalla possibilità che quell’ambiente diventasse un focolaio di malattie. I rilievi effettuati durante l’intervento hanno confermato le peggiori ipotesi: animali allo stremo, in stato di abbandono e malnutrizione.

I veterinari dell’Asl, intervenuti immediatamente, hanno prestato i primi soccorsi e disposto il sequestro degli animali, che sono stati affidati in custodia a strutture specializzate. La proprietaria dell’alloggio, una donna residente nello stabile, è stata indagata per maltrattamento di animali, mentre i Carabinieri hanno anche richiesto un intervento urgente alla polizia municipale per la sanificazione dell’abitazione, considerata potenzialmente pericolosa anche per la salute degli altri residenti.

Al momento il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, e vige la presunzione di innocenza per l’indagata. Ma resta l’evidenza di un caso che lascia sgomenti, per l’orrore quotidiano inflitto a decine di animali, e per l’indifferenza con cui, per anni, una vera e propria prigione è rimasta nascosta nel cuore della città.