Schiaffeggia più volte a 15 anni la compagna di classe a scuola mentre gli altri fanno video con gli smartphone
Vessata per tutto l’anno scolastico appena terminato, da una compagna di classe che l’aveva presa di mira, e gli altri riprendevano le scene di violenza con gli smartphone. Una ragazza di 15 anni è stata ammonita dal questore di Treviso perché riconosciuta responsabile di una serie di vessazioni nei confronti di una compagna di classe che si sono protratte per tutto l’anno scolastico. Minacce, insulti, spintoni e schiaffeggiamenti, consumati all’interno e all’esterno delle mura scolastiche, hanno indotto la vittima a denunciare gli episodi ai carabinieri. Mentre la sua persecutrice agiva, inoltre, alcuni tra i suoi compagni di scuola riprendevano le scene attraverso gli smartphone per poi pubblicarle sulle piattaforme social. Per lei l’ammonizione del questore, ma ora l’intera classe richia provvedimenti da parte dell’istituto e i loro genitori in caso di richiesta di risarcimento danni da parte della vittima. Ma soprattutto occorre riflettere in modo approfondito su queste vicende e da parte dell’intera comunità famiglie in primis, a prescindere se siano coinvolte direttamente nell’evento o meno. Siamo sempre tutti coinvolti quando succedono certe cose.
Uno studio condotto dall’Osservatorio di Terre des Hommes, in collaborazione con OneDay e la community di ScuolaZoo, ha rivelato dati allarmanti sulla percezione della violenza tra i giovani della Generazione Z. Il campione, composto da 4.000 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 26 anni, ha identificato la scuola come il luogo principale in cui si teme di subire violenze, con una percentuale preoccupante del 66%.