Sacerdote e docente di religione condannato per violenza privata, minacciava e insultava le sue studentesse
Lusinghe e apprezzamenti alle studentesse nel Liceo Classico: prete- professore di religione condannato. Si chiude con una condanna a 2 anni di reclusione, per violenza privata, pena sospesa e non menzione, il processo a carico del sacerdote Don Luca Matteo, all’epoca vicepreside e insegnante di religione del Liceo classico Capece di Maglie, accusato di aver avvicinato a più riprese giovani allieve. tra il 2015 e il 2016, la sentenza è stata emessa dalla giudice monocratica del tribunale di Lecce, Annalisa De Benedictis al termine di una lunga istruttoria scandita dall’ascolto di diversi testimoni (per uno dei quali il tribunale ha disposto la trasmissione degli atti procura per valutare profili di falsa testimonianza). Due gli episodi per i quali Don Luca Matteo è stato ritenuto colpevole: nel primo avrebbe fatto entrare nel suo ufficio una ragazza. E dopo una serie di parole sdolcinate del tipo “quando ti vedo mi aggiusti la giornata” avrebbe cercato di avvicinare la sua fronte a quella della studentessa in evidente imbarazzo. Nel secondo caso, il professore di religione avrebbe costretto la madre di un’alunna a iscrivere la figlia nella sezione in cui insegnava minacciando che l’anno sarebbe stato “terribile” se il genitore si fosse opposto. Gli atteggiamenti prevaricatori nei confronti della studentessa sarebbero continuati anche quando la ragazza presentò una certificazione medica per dimostrare i propri disturbi specifici dell’apprendimento.
E il prete sarebbe andato giù pesante con epiteti e insulti come “sei una capra” o “una handicappata”. Un clima di terrore, insomma, esploso con le pressioni di Don Luca Matteo sul consiglio di classe affinché deliberasse per la bocciatura dell’alunna. Cosa che effettivamente avvenne a conclusione dell’anno scolastico 2015-2016 senza prendere in considerazione il programma di recupero stilato dai genitori della studentessa. Nonostante pianti e umiliazioni questa ragazza, che verrà risarcita con una provvisionale di 10mila euro per il tramite dell’avvocato Dimitry Conte, è riuscita comunque a diplomarsi e ad iscriversi all’Università.
In realtà, il raggio delle accuse era ben più ambio. Sempre nei corridoi della scuola, Don Luca Matteo si sarebbe rivolto a un’allieva con addosso dei pantaloni strappati redarguendola: “Ma vedi ‘sta z… come va vestita”. E nel mirino sarebbe finita anche un’insegnante che avrebbe ricevuto dal prete delle attenzioni a sfondo sessuale mentre svolgeva una lezione. Effettivamente ai carabinieri di Maglie nel corso delle indagini le ragazzine raccontarono i dettagli degli incontri con il docente. Per conoscere le motivazioni della sentenza bisognerà attendere i prossimi 90 giorni. Subito dopo l’avvocato Luigi Corvaglia potrà presentare ricorso in appello.
(Fonte “Rete l’abuso”)