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Ricchezza e povertà, in Lombardia il redditto medio annuale è più del doppio della Calabria, un divario eccessivo

QUali sono le città e le regioni più ricche? E quelle più povere? Ecco tutti i dati del 2025 che tengono conto dei redditi medi annuali. Aumentano sia l’Irpef che il numero dei contribuenti, mentre cala il volume d’affari soggetto a Iva. È quello che emerge dai dati aggiornati sulle dichiarazioni Irpef e Iva relative all’anno d’imposta 2023, presentati ieri dal Ministero dell’Economia. La Lombardia si conferma al vertice per ricchezza, con un reddito medio di 29.120 euro, mentre la Calabria chiude la classifica con 18.230 euro.

Le prime città sono tutte del Nord.
Guardando ai comuni più ricchi, il primo posto resta a Portofino. La cittadina ligure si conferma quella con il reddito medio più alto d’Italia, pari a 94.505 euro, in aumento rispetto ai 90.610 euro dell’anno precedente. Fino al 2022, con riferimento all’anno d’imposta 2021, il primato spettava a Lajatico, in provincia di Pisa, che si posiziona ora al secondo posto con un reddito medio di 61.980 euro, anch’esso in crescita rispetto ai 52.955 euro dell’anno scorso.

Portofino: 94.505 euro;
Lajatico: 61.980 euro;
Basiglio: 50.807 euro;
Solonghello: 47.801 euro;
Cusago: 41.987 euro;
Torre D’Isola: 40.682 euro;
Segrate: 39.001 euro;
Milano: 38.989 euro;
Pino Torinese: 38.917 euro;
Arese: 38.787 euro;
Vezzi Portio: 38.610 euro;
Courmayeur: 38.384 euro;
Bogogno: 38.191 euro;
Vedano Al Lambro: 38.038 euro;
Padenghe Sul Garda: 37.633 euro.

A giudicare dai primi 15 posti, si può analizzare come sono tutti localizzati in regioni del Nord Italia (Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana settentrionale e Valle d’Aosta). Non compare alcun comune del Centro–Sud, a conferma del divario territoriale nella distribuzione dei redditi. La Lombardia domina la graduatoria, con molti di questi (Basiglio, Cusago, Segrate, Arese, Vedano al Lambro, Torre d’Isola e Padenghe sul Garda) sono o sobborghi residenziali ad alta redditività collegati all’area metropolitana di Milano, o località turistiche. Inoltre, gran parte dei piccoli comuni elencati vive soprattutto di turismo di lusso e seconda residenza, con redditi molto più elevati della media nazionale.
Tra le province, solo Milano supera i 30mila euro di reddito medio (32.480). Seguono Monza e Brianza (28.530 euro) e Bologna (29.060 euro). Le più “povere” sono Crotone (17.040 euro), Vibo Valentia e Agrigento (17.200 euro).

La classifica regionale.
Guardando ai dati regionali invece, la disparità tra Nord e Sud si nota chiaramente:

Lombardia: 28.100 euro;
Bolzano (Provincia autonoma): 27.300 euro;
Emilia-Romagna: 25.900 euro;
Lazio: 25.900 euro;
Piemonte: 25.200 euro;
Valle d’Aosta: 25.200 euro;
Veneto: 24.900 euro;
Friuli-Venezia Giulia: 24.800 euro;
Trento (Provincia autonoma): 24.700 euro;
Liguria: 24.500 euro;
Toscana: 24.300 euro;
Marche: 22.800 euro;
Umbria: 22.000 euro;
Abruzzo: 21.200 euro;
Sardegna: 20.600 euro;
Campania: 20.000 euro;
Basilicata: 19.400 euro;
Sicilia: 19.300 euro;
Puglia: 19.200 euro;
Molise: 19.200 euro;
Calabria: 17.900 euro.

Un divario eccessivo, il reddito medio dei cittadini della prima regione è più del doppio dell’ultima.