Muore mentre passeggia colpita da un cornicione, la famiglia dovrà essere risarcita dal condominio
Livorno, muore colpita da un pezzo di cornicione caduto: condominio salvato dal processo penale, ma condannato a risarcire 1 milione. Shu Baojiao, 46 anni, era morta a seguito di quella che sembrava una fatalità, ma per il giudice è stata colpa della mancata manutenzione. È andato tutto nel peggior modo possibile e una già sfortunata circostanza è finita in tragedia. Shu Baojiao, 46 anni all’epoca dei fatti, era la titolare del bar caffetteria Biondi in via delle Sorgenti a Livorno, e stava passeggiando in via Buontalenti, zona mercato, quel pomeriggio del 16 giugno del 2021.
Nulla lasciava presagire quello che sarebbe accaduto da lì a pochi attimi dopo, non un rumore non un crepitio che potesse in qualche modo segnalare un crollo. Ma all’improvviso un capitello ornamentale del cornicione di una finestra di un palazzo è venuto giù colpendola in pieno alla testa in quel preciso istante.
Immediati i soccorsi e la 46enne, di origine cinese, era stata trasportata in codice rosso all’ospedale di Livorno dove le sue condizioni erano apparse subito molto gravi. I medici le avevano riscontrato un gravissimo trauma cranico a seguito del quale veniva ricoverata nel reparto di terapia intensiva con prognosi riservata. Ma a causa del suo progressivo aggravamento dopo 7 giorni di coma, nonostante le cure, nella mattinata del 23 giugno la donna moriva per i traumi subiti dall’urto con il pesante capitello.
Nei giorni scorsi il Tribunale civile di Livorno ha ritenuto responsabile il condominio da cui si era staccato il pezzo di cornicione, condannandolo a pagare al marito e ai due figli della donna circa 1 milione e 30 mila euro, tra risarcimento danni e spese legali. Era stata avviata anche un’inchiesta penale poi successivamente archiviata dal gip livornese. Ma per il giudice Simona Capurso il condominio non è riuscito a dimostrare il caso fortuito dell’evento, l’unico che lo avrebbe reso esente da ogni responsabilità.
Nel processo civile, infatti, è emerso che il distacco del capitello è stato causato dall’ossidazione del «quadrotto» in ferro posto sotto il capitello stesso, «e dunque da quello che può essere definito come un difetto di manutenzione dell’edificio».
Il caso fortuito, in altre parole, deve riguardare un fatto eccezionale ed imprevedibile che sia dotato di autonoma ed esclusiva efficienza causale nella verificazione dell’evento. Ma con una differente manutenzione, per il Tribunale di Livorno, il crollo del capitello si sarebbe potuto evitare e quindi la tragedia non sarebbe mai avvenuta.
L’assicurazione del condominio ora dovrà risarcire gli eredi della donna. Queste le decisioni alla fine del primo grado di giudizio a 4 anni di distanza dallo sventurato evento.
(Fonte Corriere Fiorentino)