Anche in Italia, come altrove, poche persone hanno in mano quanto metà degli italiani, in termici economici, di soldi e ricchezza. E le disuguaglianze crescono negli anni. Il 5% degli italiani possiede metà della ricchezza nazionale: cresce solo il patrimonio di chi è già ricco (e i milionari sono 1,3 milioni). Nel 2024 la ricchezza media per adulto nel nostro Paese è aumentata del 3,81% al netto dell’inflazione, secondo Ubs. La spinta dei grandi patrimoni. Quasi due terzi della ricchezza miliardaria in Italia è frutto di eredità. Le disuguaglianze crescono nel nostro Paese, dove il 5% più ricco delle famiglie possiede il 47,7% della ricchezza nazionale, una quota superiore del 20% rispetto a quella detenuta dal 90% più povero, ha appena riportato l’Ong Oxfam raccontando i grandi divari nel Paese. E più si è ricchi, più il patrimonio aumenta. Lo 0,1% più ricco degli italiani ha registrato un incremento di oltre il 70% tra il 1995 e il 2016 (dal 5,5% al 9,4%); beneficiando di un rendimento medio annuo sui patrimoni (5%) quasi doppio rispetto a quello (2-3%) del 90% più povero degli italiani.
In particolare, nel 2024 la ricchezza dei miliardari italiani è aumentata di 61,1 miliardi di euro – al ritmo di 166 milioni di euro al giorno, raggiungendo un valore complessivo di 272,5 miliardi di euro detenuto da 71 individui. Non solo. Quasi due terzi della ricchezza miliardaria (il 63%) in Italia è frutto di eredità rispetto al 36% a livello globale.
Così scopriamo che a fine 2024 l’Italia conta poco più di 1,3 milioni di milionari. Nel corso dei prossimi due-tre decenni stima la banca d’affari svizzera Ubs, che da anni realizza un rapporto sulla ricchezza dei grandi patrimoni, che l’Italia assisterà ad un’impennata delle risorse trasferite tra le generazioni nonché all’interno della stessa generazione (da coniuge a vedova/o) per un totale di oltre 2.300 miliardi di euro, pari ad oltre un quinto dell’intero patrimonio privato del Paese e pari al doppio della somma prevista in Giappone, che ha il doppio della popolazione.
In generale la ricchezza media per adulto in Italia è aumentata del 3,81% al netto dell’inflazione. La ricchezza mediana, misurata negli stessi termini, è addirittura salita del 15%, al sesto posto tra i 56 Paesi analizzati. L’evoluzione degli ultimi cinque anni, invece, è meno favorevole: dall’inizio del decennio in poi, la ricchezza media è calata di oltre il 9% e quella mediana è aumentata soltanto del 4,7%.
La classifica globale:
Mentre la ricchezza globale è cresciuta del 4,6%, dopo un incremento del 4,2% nel 2023, proseguendo così un trend al rialzo costante. Gli adulti del Nord America hanno registrato i livelli medi di ricchezza più elevati (593.347 dollari), seguiti da quelli dell’Oceania (496.696 dollari) e dell’Europa occidentale (287.688 dollari). La Svizzera ha continuato a guidare la classifica della ricchezza media pro capite a livello di singolo
mercato, seguita da Stati Uniti, Hong Kong e Lussemburgo. Danimarca, Corea del Sud, Svezia, Irlanda, Polonia e Croazia hanno registrato i maggiori aumenti della ricchezza media, tutti con tassi di crescita a doppia cifra.
(Fonte Corriere della Sera)