Cronaca

Molestava studentesse, arrestato professore di un liceo torinese

Torino, professore del liceo arrestato per molestie in classe. «A noi genitori dicevano: “Succede di tutto”. Nessuno si è accorto di niente?».La rabbia dei genitori del Fermi-Galilei di Ciriè: «I nostri figli ci dicevano “in classe sta succedendo di tutto”». Sono stati loro a fornire ai carabinieri i video girati in classe che hanno dato via all’indagine.«Io le voci su quel professore le sentivo da tempo e sono andato a raccontare tutto ai carabinieri. Come è possibile che nessuno a scuola se ne sia accorto?». C’è rabbia nella voce del padre di una studentessa del liceo scientifico Fermi-Galilei di Ciriè dopo l’arresto dell’insegnante accusato di molestie nei confronti di almeno due ragazzi. È stato lui, assieme ad altri genitori, a far emergere un quadro di comportamenti «inopportuni» da parte del docente che hanno dato il via all’indagine dei carabinieri di Ciriè culminata con l’ordinanza di custodia cautelare (domiciliari), con l’accusa di violenza sessuale, disposta dalla procura di Ivrea.

Ieri mattina il dirigente scolastico ha preferito non rilasciare dichiarazioni, ma di fronte ai cancelli una professoressa si è detta sconvolta: «Lo conosco da anni, una cosa del genere non me la sarei mai aspettata». Parole che alimentano il malumore di madri e padri degli allievi: «In questa scuola ci sono 1.200 ragazzi, è strano che certi atteggiamenti non siano mai stati portati in qualche modo all’attenzione del corpo docente. Considerato che quel professore insegna qui da parecchi anni. I nostri figli erano sconvolti, ci dicevano “in classe sta succedendo di tutto”. E se non avessero ripreso le carezze sotto la maglia, gli abbracci e le parole dette in classe, chissà quanto sarebbe durata questa situazione. Ma qualcuno ci pensa ai traumi subiti da quei ragazzi?».

I video
I video, girati a scuola di nascosto, sono stati consegnati agli inquirenti, ma hanno anche fatto il giro del web e scatenato polemiche e accuse. Non tutti, però, sono della stessa opinione: «È stato il professore di mio figlio maggiore, che oggi va all’università. Quelle immagini, ovviamente, mi hanno colpito — racconta un papà che aspetta su una panchina l’uscita della figlia più piccola —. A casa ne abbiamo parlato tanto e lui mi ha assicurato di non aver mai notato nulla di strano. La sua classe era molto legata a quell’insegnante, che era apprezzato da tutti per la sua preparazione. Gli ha anche telefonato, per un confronto. È una situazione difficile, ma a giudicare devono essere i giudici».

Alla fine delle lezioni due rappresentanti di classe commentano: «Il prof è un insegnante di un altro livello, una spanna sopra tutti dal punto di vista didattico. Però, anche prima di vedere quei video, noi ci eravamo già interrogati sui suoi modi fare. Nella nostra classe non è mai successo niente di così esplicito, però i contatti c’erano ed erano frequenti. Ci faceva fare delle dimostrazioni, ci spostava, ma nulla di grave sia chiaro. È chiaro che, dopo quei filmati, li interpretiamo in un certo modo. Ne abbiamo parlato tanto tra di noi e anche con le nostre famiglie. Quello che è successo è molto brutto».

(Fonte Corriere della Sera)