Minaccia e aggredisce la moglie durante la festa per la Prima Comunione della figlia, arrestato
I festeggiamenti di una Prima Comunione a Caivano, città nel napoletano, si sono trasformati in uno scenario di estrema violenza e grande paura. È accaduto la scorsa domenica 7 settembre nell’albergo in cui si stava svolgendo la festa; un 40enne, padre della festeggiata, ha iniziato a minacciare di morte, con atteggiamento eccessivamente aggressivo, la moglie 36enne e il suocero, che tentava di difenderla. L’aggressività dell’uomo, non si è fermata di fronte alla reazione del padre della donna ed è, al contrario, aumentata, provocando la profonda preoccupazione di tutti i presenti.
A causa del forte spavento e della rabbia crescente del 40enne, che era, inoltre, in stato di alterazione per la quantità di alcol assunto, sono stati allertati tempestivamente i carabinieri da alcuni clienti, per impedire che le gravi minacce potessero sfociare in una vera e propria tragedia. All’arrivo delle forze dell’ordine, l’uomo non ha cessato di attaccarli con gesti e pesanti parole, che facevano presagire un finale tristemente drammatico. Sono stati i militari, con il loro intervento, a scongiurare il peggio e ad allontanarlo definitivamente dalla moglie.
Il colpevole dei fatti è stato condotto in caserma ed è stato lì sottoposto alla procedura dell’alcol test, poiché era, come già affermato, visibilmente alterato dagli effetti dell’alcol. Gli esiti ottenuti hanno, non a caso, confermato questa ipotesi; se il limite di alcol consentito alla guida e di 0,5 g/l, i suoi risultati parlavano di numeri ben diversi: 1,54 g/l e poi 1,58 g/l.
La donna, principale vittima della furiosa rabbia del marito, è stata soccorsa dall’arrivo del 118 ed è stato avviato per lei il codice rosso. Il 40enne, invece, è stato arrestato con le accuse di maltrattamenti in famiglia e ubriachezza molesta. Per giunta, da quanto appreso, l’uomo era stato già messo agli arresti in precedenza per i ripetuti maltrattamenti ai danni della moglie; non è questa, dunque, la prima volta in cui la sua famiglia è stata costretta a vivere un’esperienza tanto traumatica.
Storie di violenza domestica come questa sono, purtroppo, troppo frequenti; per qualcuno assomigliano alla normalità, un male che di normale non ha nulla. Nelle prossime fasi del giudizio, si stabilirà quale sarà la conclusione di questa triste e preoccupante vicenda che ha toccato una famiglia ormai segnata da una profonda ferita.