Cronaca

Maltrattamenti di animali, va libera del Senato alla nuova legge che prevede sanzioni elevate e il carcere

Carcere per chi maltratta gli animali, approvata la nuova legge. Aumentate tutte le pene e le sanzioni. Via libera dal Senato. Mano pesante contro violenze e sadismo, combattimenti clandestini e uccisione di animali altrui. Basta cani alla catena. Il maltrattamento e l’uccisione senza motivo di animali diventano reati puniti, nei casi più gravi, anche con il carcere, quello vero. Il Senato, dopo che la Camera lo aveva fatto lo scorso novembre, ha approvato la proposta di legge Brambilla che inasprisce le pene per i responsabili di azioni violente contro quelli che l’ordinamento riconosce ora come «esseri senzienti», in grado di provare emozioni e dolore. Un concetto ribadito anche nel cambio della denominazione del titolo del codice penale che raccoglie questi reati, che passa da «Dei delitti contro il sentimento dell’uomo verso gli animali», che sostanzialmente tutelava ancora una volta le persone, dando valore alla loro pietas e compassione, a «Dei delitti contro gli animali», riconoscendo di fatto ad essi lo status di soggetto e non più solo di oggetto del diritto (qui il dettaglio del provvedimento).

L’Aula di Palazzo Madama ha dato il via libera per alzata di mano. A favore si sono espresse le forze della maggioranza, il Pd e Avs si sono astenuti. Nel passaggio al Senato non sono stati introdotti emendamenti, nonostante ne fossero stati annunciati alcuni anche dalla maggioranza, dalla Lega in particolare, per l’introduzione del cosiddetto «Daspo cinofilo», ovvero una sorta di blacklist che segnali i potenziali maltrattattori (in base a precedenti e denunce) per evitare che possano possedere cani. Tuttavia è stato poi raggiunto un accordo per rimandare il tema ad un provvedimento ad hoc, proprio per arrivare ad una approvazione del testo sui maltrattamenti già avallato da Montecitorio senza bisogno di ulteriori passaggi parlamentari. Una volta firmata dal Presidente della Repubblica e pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge sarà dunque in vigore.

(Fonte Corriere della Sera)