Figura peculiare del cantautorato, Lucio Corsi arriva dalla Toscana. A Sanremo 2025 debutta con Volevo essere un duro, una ballata tenera e dalle influenze anni 70 (tra gli idoli di Corsi ci sono David Bowie e Marc Bolan). Si tratta di un autoritratto ironico misto disilluso e fregile in linea con i testi poetici e traboccanti d’immaginazione della sua carriera. Questo stile, e anche il fatto che si esibirà nella serata delle Cover in duetto con Topo Gigio, fanno di Lucio uno dei protagonisti annunciati di questo festival.Nato a Grosseto nel 1993, Corsi è cresciuto a Vetulonia (nella Maremma), dove la famiglia gestisce un ristorante nel vicino borgo di Macchiascandona. Madre pittrice, padre artigiano del cuoio, il piccolo Lucio si appassiona alla musica guardando il film The Blues Brothers e componendo i primi brani sin da giovanissimo. Influenzato da gruppi prog come i Genesis, Lucio scrive canzoni strumentali di rock progressivo, per poi scoprire il cantautorato italiano e in particolare Flavio Giurato e Ivan Graziani. Le prime esibizioni avvengono nei locali e nelle piazze a Grosseto.
Sulla mamma Nicoletta a cui è legatissimo (è autrice di tutte le copertine dei dischi del figlio), Lucio ha raccontato in un’intervista al Il Sole 24 Ore che: «Dipinge per hobby da quando era ragazza, e ho deciso che ognuno dei miei dischi deve avere in copertina uno dei suoi dipinti, penso che siano perfetti per la mia musica. Quando vedo le cover tutte insieme, è come se stessero componendo una storia».Nel 2012, dopo varie esperienze come chitarrista con gruppi della zona, si trasferisce a Milano e lì decide di intraprendere la carriera solista proponendo brani in italiano. Nel 2015 arrivano gli EP Vetulonia Dakar e Altalena Boy, mentre nel 2017 esce Bestiario Musicale, il primo disco, un concept album sugli animali della sua Maremma. Sempre nello stesso anno, Corsi apre i concerti del tour teatrale dei Baustelle e di Brunori SAS, e suona in giro per l’Italia partecipando a vari festival.
Nel 2020 pubblica per Sugar Music il suo secondo album: Cosa faremo da grandi?, prodotto da Lucio insieme a Francesco Bianconi e Antonio Cupertino. Trainato dal singolo Freccia bianca, il disco riscuote molto successo fra i critici. Viene invitato a esibirsi ai Premio Tenco.
Composto da nove tracce che uniscono il rock acustico ed elettrico a suoni più delicati, Che cosa faremo da grandi? racconta storie di carattere favolistico e surreale. Musicalmente è fortemente influenzato da Paolo Conte e Ivan Graziani, con richiami al glam rock britannico (genere a cui Corsi si ispira anche per i look stravaganti e coloratissimi).L’album più recente, l’ultimo, è La gente che sogna. Uscito nel 2023, è un disco scritto fra la Meremma e Milano – città a cui Lucio ricorda quanto sia fondamentale sognare. Musicalmente è la fusione perfetta fra cantautorato e glam rock, specialmente in brani come Radio Mayday e la title track.
Il successo del disco attira l’attenzione di Carlo Verdone, che chiama il cantautore a recitare in Vita di Carlo 3. Nel cameo Lucio presenta Tu sei il mattino, un brano che è il ricordo dolce e sognante del primo amore. Nel videoclip della canzone, diretto da Tommaso Ottomano e ambientato in un ascensore, Verdone e altri avventori sono le vittime di esplosione di starnuti devastanti scatenati dall’untore Corsi.