Cronaca

Luciano e la paura in Barriera, il quartiere torinese che di notte diventa un incubo

Il ragazzo ferito a Torino

Luciano ha 25 anni. Uno qualunque. Finisce il turno, si fa la strada a piedi per tornare a casa, a Barriera di Milano, zona nord di Torino. È stanco, ma tranquillo. Almeno fino a quando non sbuca un tizio, uno con gli occhi rossi, lo sguardo perso e la bottiglietta piena di fumo in mano: crack.

Il tipo gli si avvicina con la scusa di chiedere l’ora. Luciano gli dice che non ce l’ha, che il telefono è scarico. Ma l’altro insiste: “Hai dei soldi?”. Luciano scuote la testa, fa per andare, ma da oltre la strada arriva un altro. Anche lui marocchino, pure lui con la bottiglia, pure lui sballato. E comincia a minacciare: “Se voglio, ti asciugo”. Tradotto: ti svuoto, ti derubo.

Luciano prova a restare calmo, ma parte una colluttazione. Una parola tira l’altra, e poi arriva il pugno. Dritto in faccia. Luciano cade, i due scappano. Fine.
Ma non c’è finale eroico. Nessuna denuncia. “A chi la faccio?”, mi dice. “Tanto alla fine non cambia niente.”

A quel punto gli chiedo: “Ma ti fidi della polizia?”
Luciano abbassa lo sguardo e risponde:
“No. Ogni volta che ho provato a interpellarli, chiamarli o a coinvolgerli in un fatto grave, o non sono arrivati in tempo, oppure non è servito a nulla. Per questo non mi fido più delle forze dell’ordine.”

E il problema è proprio questo: Barriera di Milano è una delle zone a vigilanza rafforzata, inserita nel cosiddetto decreto “zone rosse” per l’alto livello di degrado, spaccio e microcriminalità. Nonostante la presenza dell’esercito, il territorio resta instabile. La sera si trasforma, e chi ci abita lo sa: bastano pochi passi per inciampare nella paura di essere aggrediri.

(CronacheTorino.it)