La Festa della mamma, la storia e le origini: tutto nasce all’inizio del secolo scorso negli Usa
La Festa della Mamma: da un dolore privato a una celebrazione mondiale.
Oggi la diamo per scontata. Una domenica di maggio, una rosa, un biglietto scritto dai figli, un pranzo in famiglia. Ma la Festa della Mamma, prima di essere una ricorrenza dolce e rassicurante, è nata da un dolore, da una mancanza, da una figlia che non voleva dimenticare.
Siamo negli Stati Uniti, in West Virginia. È il 1905 quando Ann Reeves Jarvis, attivista per la pace e per i diritti delle donne, muore. La figlia, Anna Jarvis, è distrutta. La madre era stata per lei tutto: guida, amica, esempio di forza. Anna non vuole che quella figura venga inghiottita dal tempo. Così inizia a scrivere lettere a politici, pastori, sindaci. Vuole una giornata dedicata alle madri. Non alle madri astratte. Alla propria madre. A tutte le madri che amano, che lottano, che crescono i figli con dignità anche nella povertà.
Nel 1908, riesce a organizzare la prima vera “Mother’s Day” nella chiesa metodista di Grafton. Lì, tra fiori bianchi (i preferiti della madre), discorsi e silenzi commossi, la Festa della Mamma prende vita. Tre anni dopo, viene celebrata in 45 Stati. Nel 1914, il presidente Woodrow Wilson la rende ufficiale: la seconda domenica di maggio diventa festa nazionale.
Ma c’è un dettaglio che vale la pena raccontare: Anna Jarvis finirà per odiare la festa che ha creato. Per lei doveva essere un momento intimo, spirituale, di memoria. Ma l’industria se ne impossessa: biglietti, fiori, cioccolatini. Anna protesta, si scaglia contro le aziende, arriva persino a essere arrestata durante una manifestazione contro il business della Festa della Mamma. Muore povera e sola, in una casa di cura, senza sapere che nel mondo intero, milioni di persone ogni anno celebreranno proprio ciò che lei aveva voluto difendere.
In Italia, la Festa della Mamma arriva nel secondo dopoguerra, portata dai soldati americani. Ma prende davvero forma nel 1957, quando un sacerdote, don Otello Migliosi, organizza a Tordibetto di Assisi una celebrazione religiosa per le madri. Nel 1958 la festa viene istituzionalizzata anche dallo Stato italiano. Da allora si celebra ogni seconda domenica di maggio.
Oggi la Festa della Mamma è un misto di amore e marketing. Ci sono fiori, regali, spot pubblicitari e messaggi sui social. Ma se la si guarda con attenzione, sotto tutto questo, c’è ancora l’urgenza originale: quella di non dimenticare, di dire grazie a chi ci ha messo al mondo, ci ha puliti, sfamati, abbracciati e — in silenzio — ha spesso rinunciato a se stessa.
Un giorno all’anno non basta, certo. Ma almeno ce n’è uno che ci ricorda che dietro ogni madre c’è una storia. E che, a volte, basta guardarla negli occhi e dirle: grazie.