A Gaza si va ormai verso lo sterminio del popolo palestinese. Già è difficile capire cosa voglia veramente Putin per cessare le ostilità, e le barbarie, in Ucraina, ma Benjamin Netanyahu e il suo staff semmbrano davvero seguire una logica infernale e null’altro. Sono ripresi i bombardamenti e hanno ripreso a morire anche i civili, donne e bambini. Per uccidere 6 capi di Hamas sono morte 900 persone negli ultimi giorni. E i messaggi del governo israeliano non sono per nulla rassicuranti. Il quotidiano israeliano Haaretz, documentando la nuova offensiva militare di Israele su Gaza, ha dato conto anche del contenuto dei volantini che l’esercito israeliano ha lanciato su tutta la Striscia. Nel testo, redatto in arabo, la popolazione palestinese viene minacciata di deportazione forzata con espliciti riferimenti ai piani prospettati dall’amministrazione statunitense. La deportazione avverrà “che lo accettiate o no”, si legge. E poi ancora: “Nel mondo non cambierà nulla se tutta la popolazione di Gaza sparisce, nessuno chiederà di voi”. E il mondo resta a guardare. Perché? Beh forse perché di Gaza e dei palestinesi non importa niente a nessuno? Tra i potenti della terra intendo. Non lo so ma è un dubbio che toglie il fiato. Nessuno intanto riesce a fermare Netanyahu. Con Putin forse, sottolineato mille volte, c’è una speranza di pace, che in ogni caso pagheremo molto cara, ma a Gaza la logica seguita finora sfugge a tutti, se non disturbando parole come vendetta cieca e senza limiti o quella parola che in Israele conosco purtroppo molto bene e che ha a che fare con la distruzione di un popolo, coniata alla fine della seconda guerra mondiale. Sarebbe inaccettabile, orrendo e orribile a prescindere, ma ancor di più se a farlo sarà, come sta facendo, il governo israeliano. Una vera beffa demoniaca della storia.