Cronaca

In Europa 1 cittadino su 5 è a rischio povertà, gli ultimi dati di Caritas

Caritas: a rischio povertà 1 su 5 in Unione Europea. Suor Donatello: «Facciamo rete». La solidarietà europea è fondamentale per stare accanto alle persone più fragili. «In Europa – dice Laura Stopponi, responsabile Ufficio Europa di Caritas Italiana – una persona su 5 è in stato di povertà. Una condizione che non troviamo solo nei luoghi di guerra ma anche in posti di cui si parla poco come la Georgia, l’Armenia, la Russia». Infatti, come emerso più volte nel corso dell’incontro «L’Europa dei fragili. L’Italia modello perché nessuno resti indietro», c’è ancora molta frammentazione nei diversi Paesi europei e bisogna continuare a lavorare per garantire l’inclusione e l’accessibilità. In Europa, infatti, la povertà è un problema significativo che colpisce circa un cittadino su cinque, con circa 94,6 milioni di persone a rischio di povertà o esclusione sociale. Il 21,6% della popolazione dell’Unione Europea è a rischio di povertà o esclusione sociale, con un numero elevato di persone che vivono in condizioni di deprivazione materiale e sociale. Le donne, i giovani adulti, i poco istruiti e i disoccupati sono le categorie più a rischio.
«Dietro ai numeri – sottolinea suor Veronica Donatello, responsabile Servizio nazionale Cei per la pastorale delle persone con disabilità – ci sono persone che vogliono condividere e stare insieme. In base ai Paesi cambia la percezione della disabilità ma si è passati dall’assistenzialismo all’appartenenza, cioè al desiderio di costruire insieme». Anche perché le disabilità sono in crescita come nel caso di quella uditiva. «La sordità – evidenzia Marco Petrillo, presidente Pio Istituto Sordi – in Italia e in Europa è in aumento a causa dell’inverno demografico della popolazione, è necessario garantire assistenza e servizi accessibili a tutti». Altrimenti il rischio è l’emarginazione. «Scampia – sottolinea don Alessandro Gargiulo, parroco Maria SS. del Buon Rimedio di Scampia – è un quartiere grande come una città ma nel tempo sono cambiate in meglio le situazioni legate alla fragilità e disabilità. Nonostante ciò è necessario continuare a lavorare per dare un sostegno e costruire luoghi di accoglienza per i disabili e per le loro famiglie».
L’obiettivo è rispondere in modo concreto alle esigenze che nascono dal territorio. Passi in avanti sono possibili «attraverso progettualità – afferma Stopponi – per avvicinare le istituzioni e favorire la nascita di associazioni o imprese sociali». Dunque le risorse economiche sono importanti per la realizzazione dei progetti e in questo contesto l’otto per mille è uno strumento utile anche per favorire il coinvolgimento e il contributo dei cittadini. «I fondi – dichiara Suor Veronica Donatello – aiutano a strutturarsi nella disabilità, senza dimenticare che dietro le progettualità ci sono le storie delle persone». Inoltre, per dare garanzie ai cittadini che lo sottoscrivono, per Petrillo «bisogna puntare su trasparenza e concretezza che vanno di pari passo». Proprio grazie all’otto per mille è stato realizzato a Scampia un parco, progettato per favorire l’incontro tra le persone. «Iniziative – dice don Alessandro Gargiulo – per mitigare il senso di abbandono e di isolamento». Insieme si vince. Tutti.