Cronaca

Il report da San Patrignano: “Uso di crack e cocaina in aumento, bisogna fare prevenzione”

Cocaina e crak le droghe più usate, specie dai giovanie giovamnissmi, i dati più recenti della Comunità di San Patrignano. Se in passato la cocaina era la droga dei ricchi, oggi con l’abbassamento dei prezzi è diventata accessibile a tutti e secondo l’Osservatorio l’ha utilizzata ben il 91,7% delle persone entrate, ancor più di chi ha dichiarato di aver utilizzato cannabis, pari al 90,9%. E preoccupa proprio perché il passaggio al crack può essere facile e consequenziale. Vediamo persone che per anni hanno in qualche modo convissuto con l’uso di cocaina, riuscendo più o meno a gestire la dipendenza, crollare letteralmente appena passati al crack. Questa fortissima dipendenza psicologica determina una crescita della prostituzione e della piccola criminalità. Un’emergenza che spaventa anche perché l’età di chi fa uso si sta abbassando. Delle 661 persone entrate quasi il 60% (58,3) ha iniziato a usare cocaina entro i 20 anni, con la percentuale che sale al 72,6% entro i 25. Fra i 30 minorenni (13 ragazzi e 17 ragazze) entrati in questo lasso di tempo, 12 avevano già provato cocaina o crack.

“Il crack oggi è ciò che era l’eroina negli anni Novanta per diffusione, capacità di provocare assuefazione, isolamento, emarginazione della persona. Per noi a San Patrignano è sempre più evidente, anno dopo anno. Di gran lunga minore, rispetto all’eroina, è il rischio di overdose, e di contagio da Hiv ed epatiti, non essendo assunto per via endovenosa”.

“Secondo i dati del nostro ultimo Osservatorio sulle dipendenze, che ha preso in esame il rapporto con le diverse sostanze dei 661 ingressi fra maggio 2024 e aprile 2025, il crack risulta la prima sostanza da cui sono dipendenti. È emerso che il 32,4% del totale ha una dipendenza primaria da crack, dato che supera per la prima volta la cocaina, al 29,6%, e l’eroina, calata al 10,6%”.

“Per questo siamo convinti che la prima risposta al problema sia la prevenzione. Ogni anno incontriamo circa 60 mila studenti con il nostro progetto WeFree, ma le richieste delle scuole sono continue. Per questo per riuscire a raggiungere sempre più giovani, fino al 27 giugno, chiunque potrà sostenere il progetto ai bancomat di Intesa Sanpaolo o facendo una donazione su For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo.

(Fonte Corriere della Sera)