Il Papa chiama Pizzaballa e rilancia l’appello di sempre: “Basta stragi a Gaza, finisca questa tragedia”
Leone XIV ha telefonato al patriarca latino di Gerusalemme che insieme al patriarca ortodosso Teofilo III è entrato a Gaza con aiuti umanitari dopo il bombardamento israeliano contro la parrocchia cattolica della Striscia. Il Pontefice ha ribadito la sua vicinanza e solidarietà alla popolazione palestinese. “È ora di finire con questa strage, lo diciamo da mesi, basta”. Papa Leone XIV ha telefonato al patriarca latino di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, che è entrato a Gaza col patriarca ortodosso di Gerusalemme Teofilo III con centinaia di tonnellate di aiuti umanitari il giorno dopo l’attacco israeliano contro l’unica parrocchia cattolica della Striscia causando 3 morti e 10 feriti, tra cui il parroco, padre Gabriel Romanelli. “Sulla nostra strada proprio al confine con Gaza – dice ai microfoni di Vatica News – il cardinale Pizzaballa – mentre ci recavamo, il patriarca greco-ortodosso e io, insieme alla nostra delegazione, a Gaza per una visita di solidarietà alla parrocchia e alle famiglie delle vittime e a tutta la comunità, Sua Santità Papa Leone XIV ha chiamato per esprimere la sua vicinanza, il suo affetto, la sua preghiera il suo supporto e anche la sua intenzione di fare tutto il possibile perché si arrivi non solo al cessate il fuoco ma alla fine di questa tragedia. Ieri hanno colpito noi ma sono mesi che muoiono persone ogni giorno. Inaccettabile”.”Papa Leone – ha riferito il patriarca – ha ripetuto più volte che è ora di finire con questa strage e che quello che è accaduto è ingiustificabile e bisogna fare in modo che non ci siano più vittime. A nome del Patriarcato latino ma anche di tutte le Chiese di Terra Santa, vogliamo ringraziare Sua Santità per questa vicinanza, per la preghiera di cui eravamo già assicurati anche in precedenza e gli assicuriamo anche da parte di tutta la comunità di Gaza, fratelli e sorelle, sacerdoti, religiosi e religiose, la preghiera e un ringraziamento”.
(Fonte Vatican News)