Il mondo ha paura e il potere ne approfitta. Ci sentiamo tutti più o meno spaesati e confusi in questo periodo perché c’è poco da stare allegri in effetti. In Italia la crisi economica e lavorativa è ben lontana dall’essere un ricordo ed è invece qualcosa su cui riflettere, e per molti anche rimnuginare, purtroppo. La guerra in Ucraina in un modo o nell’altro finirà presto ma la tanto agognata pace cosa ci consegnerà come surplus emotivo, da un lato, e concreto, dall’altro? Che due signori, Vladimir Putin e Donald Trump, ce la faranno pagare cara la pace, e a tutti noi, Italia compresa. Il Governo continua a stare nel mezzo, come se questa posizione potesse davvero portare vantaggi al Bel Paese ma la sensazione è più che altro che i governanti attuali sperano che possa tornare utile a loro. Ai cittadini ci pensano ma solo come elettori alla fine, o almeno questo traspare sullo sfondo. La novità assoluta per la mia generazione non è tanto la (non) posizione di Meloni & co. ma piuttosto della stravagante allenanza tra Usa e Russia. La pace arriverà ma il prezzo sarà altissimo. Se ne parla e se ne ragiona ovunque ma in realtà in pochi pensano davvero nel loro intimo che sia una allenaza sana e che durerà nel tempo e stretta per porre fine alla guerra in Ucraina e nell’interesse dei cittadini. Non ci crede nemmeno Giorgia Meloni secondo me. Temo che stiano come sempre inseguendo il primo passo, fatto per cercare di contare ancora di più, e null’altro. “La primavera intanto tarda ad arrivare…”.