L’editoriale

Un linguaggio politico sempre più volgare e violento, mentre si continua a morire senza senso in Ucraina e a Gaza

Il direttore di fungomag.it, Vincenzo Brunelli

C’è la riunione dei “volenterosi per l’Ucraina”, che discuterà di come proseguire ad aiutare la resistenza contro l’aggressione russa di 3 anni fa, poi ci sono Putin e Trump che parlano parlano e parlano, e il Papa che continua ad ogni costo e in ogni situazione a invocare pace. Sullo sfondo la Cina che ancora non ha chiarito cosa intende fare, ammesso che voglia fare qualcosa. Eppur si muove insomma. E a Gaza? Niente, nemmeno si spendono parole. I potenti della terra non intervengono più nemmeno per scherzo sul massacro in atto. Il popolo palestinese sembra in rivolta contro Hamas, ha fame e non ne può più di contare morti. Anche in Israele ci sono manifestazioni contro il governo e la linea scellerata di uccidere tutti per colpirne pochi. Ma intanto si continua a morire. Perché in questo momento ai vertici della nazioni che contano ci sono persone che sulla violenza la pensano uguale. In fondo è solo un mezzo per ottenere cose. La si giusitifica sdoganando un linguaggio politico internazionale e locale mai utilizzato prima. Ora tutto è lecito, si può dire tutto. E “Se Dio non esiste tutto è concesso”.