Estorsioni, traffico di droga e gioco d’azzardo: il maxi blitz antimafia di Palermo tocca anche Firenze. Come pubblicato da “Firenze Today” è l’ennesima conferma dei rapporti tra clan mafiosi e la Toscana. Operazione dei carabinieri in molte province italiane: 183 esecuzioni di misure cautelari. Oltre 50 chili di droga sequestrati. Il maxi blitz antimafia della scorsa notte in tutta Italia ha toccato anche Firenze. I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno svolto una vasta operazione nei confronti dei mandamenti mafiosi di Palermo e provincia. Sono stati eseguiti dei provvedimenti anche a Catania, Trapani, Reggio Calabria, Arezzo, Firenze e Milano. Le indagini sarebbero più di una e sarebbero coordinate dal procuratore Maurizio de Lucia, dall’aggiunto Marzia Sabella e dai sostituti della direzione distrettuale antimafia. L’esito ha portato all’esecuzione di 183 misure cautelari firmate da diversi gip del tribunale di Palermo.
Nel Fiorentino un uomo è finito in manette: si tratta di un siciliano. È stato arrestato in Mugello dopo che aveva iniziato a lavorare da un paio di giorni in una ditta edile. Al maxi blitz, spiega “Catania Today”, hanno partecipato i carabinieri dei reparti territoriali, il reparto operativo, i cacciatori di Sicilia, il secondo reggimento Sicilia, il battaglione Calabria, il IX nucleo elicotteri di Palermo per un totale di 1.200 carabinieri. Con l’operazione di stanotte, che ha interessato anche altre città italiane, è stato assestato un duro colpo ai mandamenti mafiosi, in particolare, di Porta Nuova, Pagliarelli, Tommaso Natale-San Lorenzo, Santa Maria di Gesù e Bagheria.
Gli arrestati (33 dei quali si trovavano già in carcere) sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsioni, consumate o tentate, aggravate dal metodo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, favoreggiamento personale, reati in materia di armi, contro il patrimonio, la persona, esercizio abusivo del gioco d’azzardo, e altro.
I sequestri di droga e gioco d’azzardo. Stando a quanto riporta “Palermo Today”, nel corso dell’attività sono stati complessivamente sequestrati 43 chili di cocaina, 8 chili e mezzo di hashish e 335 grammi di crack. L’altro fronte caldo è quello delle scommesse, rigorosamente online. I malavitosi avrebbero imposto pannelli di gioco, anche con la forza. Dall’inchiesta sarebbe emerso che alcuni imprenditori, abili inventori di un software per il gioco online, dopo aver registrato alcuni siti a Malta avrebbero iniziato a commercializzarli avvicinandosi ai mafiosi, tra cui il presunto vertice della famiglia di Carini. Queste piattaforme avevano una home page di un sito perfettamente legale che fungeva da schermo. Parte dei proventi provenienti dalle scommesse illegali sarebbe stata utilizzata per il mantenimento dei carcerati, anche fornendo ai referenti di zona i così detti “master”, il loro prodotto a condizioni agevolate così da realizzare un extraprofitto da destinare ai detenuti, come sarebbe avvenuto in un caso.