È il Paese dove si vive meglio, sia per qualità della vita, sia grazie alle efficienti politiche sociali. Per questo, per l’ottavo anno consecutivo, la Finlandia risulta il paese più felice al mondo secondo il World Happiness Report che, basandosi sui dati del sondaggio mondiale Gallup condotto in oltre 160 paesi, viene annualmente pubblicato il 20 marzo. E tra conferme e qualche sorpresa, la lista dei paesi più felici del mondo 2025 vede come sempre i paesi scandinavi svettare in cima e piazzarsi nella top 10, confermandosi come i luoghi dove il welfare e la qualità dei servizi e fiducia nello Stato sono migliori. l World Happiness Report 2025 punta l’attenzione sull’impatto della cura e della condivisione sulla felicità delle persone. E sottolinea come la cura faccia bene sia a chi la riceve che a chi la fa. La felicità di un paese passa anche dalla condivisione. La classifica dei Paesi più felici del mondo 2025
Il World Happiness Report quest’anno punta l’attenzione sull’impatto della cura e della condivisione sulla felicità delle persone. E sottolinea come, proprio come la “misericordia” di cui parla Shakespeare nel Mercante di Venezia, la cura sia “doppiamente benedetta” perché “benedice sia chi dona sia chi riceve”. E, infatti, il rapporto oltre a stilare la classifica dei paesi più felici del mondo 2025, esamina sia i benefici per i destinatari del comportamento di cura sia quelli per coloro che si prendono cura degli altri.
Ma prima di approfondire il discorso in un paragrafo dedicato al tema, scopriamo – con qualche sorpresa e alcune new entry – la classifica 2025 dei Paesi più felici del 2025 andando poi a scoprire nel dettaglio cosa rende felice ogni singolo paese. Trovi qui sotto la top 10.
Finlandia
Danimarca
Islanda
Svezia
Paesi Bassi
Costa Rica
Norvegia
Israele
Lussemburgo
Messico
A parte qualche sorpresa, i più attenti noteranno che la classifica tende a essere più o meno la stessa di anno in anno. La spiegazione è semplice: le posizioni fanno riferimento alla media del triennio. Non deve quindi stupire che Israele si trovi addirittura fra i primi 10 paesi più felici, soprattutto alla luce del conflitto in corso da ormai più di un anno.
Ma quali sono gli altri paesi più felici? Se andiamo oltre la semplice top 10, notiamo che Mentre la Lituania, la Slovenia e la Repubblica Ceca hanno mostrato un trend di crescita, evidenziando una convergenza dei livelli di felicità tra i paesi dell’Europa orientale, centrale e occidentale, gli Stati Uniti hanno raggiunto una posizione storicamente bassa, piazzandosi al 24° posto, mentre il Regno Unito ha registrato la valutazione della vita media più bassa dal 2017, piazzandosi al 23° posto. E il nostro paese? L’Italia continua ad avere una posizione non propriamente felice: nonostante risalga di un posto rispetto alla classifica 2024 dei paesi più felici, quest’anno si trova infatti solo alla 40° posizione nella classifica globale della qualità della vita.
Ecco perché sono felici i Paesi nella top 10
La “ricetta della felicità” dei paesi nordici, che si riflette nei loro alti punteggi nei report sul benessere (i 5 paesi sono nei primi 7 posti della classifica), può essere attribuita a diversi fattori chiave che vanno dal contatto con la natura (i paesi nordici sono noti per i loro paesaggi mozzafiato e per l’accessibilità alla natura) ai servizi pubblici efficienti (i governi investono significativamente in servizi pubblici di alta qualità, come sanità, istruzione e trasporti), dal benessere sociale (welfare progettato per ridurre le disuguaglianze e garantire che tutti i cittadini abbiano accesso a opportunità e risorse) alla bassa corruzione fino alla generosità della comunità e soprattutto all’equilibrio tra vita lavorativa e vita privata. I paesi nordici promuovono politiche che favoriscono un buon equilibrio tra lavoro e vita privata, come congedi parentali generosi e orari di lavoro flessibili. Questo contribuisce a un maggiore benessere generale.
Finlandia.
La bassa corruzione e la solidità delle istituzioni democratiche creano un clima di fiducia e stabilità, in cui le persone si sentono sicure e rispettate. Altro elemento chiave del benessere finlandese è il sistema educativo, rinomato a livello globale che non si concentra solo sull’apprendimento accademico, ma promuove anche lo sviluppo delle competenze sociali e personali. E poi, come detto, c’è la connessione con la natura: gli abitanti trascorrono molto tempo all’aperto, che favorisce un equilibrio mentale e fisico.
La cura, una ricetta di felicità.
Uno dei punti principali emersi dal rapporto è la tendenza delle persone a sottovalutare la benevolenza altrui. Esperimenti hanno dimostrato che la restituzione di oggetti smarriti avviene con una frequenza superiore alle aspettative. Questa scoperta suggerisce che la realtà è più positiva rispetto alla percezione comune, e che un miglioramento della comprensione della benevolenza altrui può contribuire al benessere emotivo.
I benefici sembrano distribuirsi in modo più equo, in particolare verso coloro che sono meno felici e questo porta a una maggiore equità nella felicità, rendendo evidente che praticare atti di gentilezza non solo aiuta gli altri, ma offre anche un senso di soddisfazione e felicità a chi compie tali atti.
Un altro aspetto rilevante è l’importanza della socializzazione, in particolare attraverso la condivisione dei pasti. Mangiare in compagnia è associato a maggiori livelli di felicità, mentre la solitudine, specialmente tra i giovani, continua a crescere, contribuendo al calo del benessere generale.
Il rapporto tocca anche il tema delle famiglie numerose e dei forti legami familiari, che nelle culture latinoamericane possono fornire insegnamenti preziosi, anche se la felicità tende a diminuire oltre un certo numero di membri.
Le “morti per disperazione” mostrano una diminuzione in molte nazioni, ma non ovunque. La benevolenza, misurata attraverso atti di carità e volontariato, è correlata a tassi più bassi di queste morti. E, in ambito politico, la benevolenza di una società influisce sulle sue dinamiche: l’infelicità è spesso all’origine del populismo e la fiducia nelle persone gioca un ruolo chiave nel determinare le inclinazioni politiche.
I risultati del 2025 mettono in evidenza le dinamiche di felicità e benessere nei vari paesi, con un forte focus sulle politiche sociali e sulla qualità della vita. E per questo riflettono sfide socio-economiche e fattori di benessere che influenzano la percezione della felicità in queste nazioni.
Come anticipato, le classifiche del World Happinnes Report si basano su una media triennale delle valutazioni della qualità della vita fornite dagli abitanti, e diversi fattori, come il PIL pro capite, l’aspettativa di vita sana, le reti di supporto sociale, il senso di libertà, la generosità e le percezioni di corruzione. Ogni parametro viene analizzato per spiegare le variazioni di felicità tra i paesi nel tempo. Si tratta di un approccio multidisciplinare che aiuta a comprendere meglio le complessità del benessere umano a livello globale.
In particolare, la classifica si basa su diversi indicatori che riflettono la qualità della vita e il senso di soddisfazione degli individui nei rispettivi paesi. Tra questi troviamo:
Servizi pubblici di alta qualità: l’accesso a healthcare, educazione e servizi sociali ben sviluppati contribuisce al benessere generale della popolazione.
Sostegno sociale: un forte senso di comunità e la disponibilità di reti di supporto sociale possono aumentare la felicità individuale.
Reddito e sicurezza economica: un reddito medio elevato e una distribuzione equa della ricchezza possono ridurre le ansie legate alla sicurezza economica.
Salute: un’aspettativa di vita alta e l’accesso a cure mediche di qualità sono fattori cruciali per la soddisfazione personale.
Libertà: la libertà di prendere decisioni riguardanti la propria vita e le proprie scelte contribuisce in modo significativo alla percezione di felicità.
Generosità: l’atto di dare, che si tratti di tempo o risorse, è spesso associato a un maggiore senso di felicità e soddisfazione.
Assenza di corruzione: la fiducia nelle istituzioni e nei governi è un elemento fondamentale per il benessere della popolazione.
(Fonte wisesosciety)