Scienza e società

Clima ed eventi meteo estremi, in Italia i danni maggiori rispetto a tutti gli altri Paesi dell’Europa

Eventi meteo estremi, l’Italia è prima in Europa per morti e danni. Secondo il Climate risk Index del Germanwatch dal 1993 al 2022 l’Italia risulta il quinto Paese più colpito al mondo, con circa 38mila decessi, primo fra quelli Europei. Considerando solo il 2022, sale al terzo posto

Dal 1993 al 2022, nel mondo sono stati registrati più di 765.000 decessi e perdite economiche dirette per quasi 4.200 miliardi di dollari (al netto dell’inflazione), a causa di oltre 9.400 eventi meteorologici estremi. Sono i dati preoccupanti che rivela il nuovo report Climate Risk Index del Germanwatch, lo strumento che dal 2006 traccia il triste bilancio dei Paesi più colpiti dagli impatti della crisi climatica, grazie ai dati dell’International disaster database e quelli socio-economici del Fondo monetario internazionale.

Le inondazioni, le tempeste, le ondate di calore e la siccità sono stati i fenomeni con impatti più evidenti sul breve e lungo termine. Dal 1993 al 2022, le tempeste (35%), le ondate di calore (30%) e le inondazioni (27%) hanno causato il maggior numero di vittime. Le tempeste hanno causato anche le perdite economiche di gran lunga più significative (56% o 2,33 trilioni di dollari aggiustati per l’inflazione), seguite dalle inondazioni (32% o 1,33 trilioni di dollari).

Analizzando le informazioni raccolte dal 1993 al 2022 l’Italia risulta il quinto Paese più colpito al mondo, con circa 38mila decessi. Davanti solo Dominica (al primo posto) e poi Cina, Honduras e Myanmar. Come cita il rapporto “l’Italia si colloca al quinto posto negli ultimi 30 anni soprattutto a causa dell’elevato numero assoluto e relativo di vittime. Negli ultimi due decenni il Paese ha sperimentato numerose ondate di calore estremo, che hanno causato un numero eccezionalmente alto di vittime e gravi conseguenze economiche. Le temperature torride, la siccità, gli incendi, la riduzione della produttività agricola, i danni alle infrastrutture e la pressione sui servizi sanitari e sulle reti energetiche hanno contribuito a queste perdite”. Se invece osserviamo i Paesi più impattati nel solo 2022, ultimo anno di cui si hanno statistiche complete, l’Italia è prima in Europa e terza nel mondo (davanti a noi solo Pakistan e Belize). Dei Paesi europei, compaiono nelle prime 10 posizioni anche Grecia e Spagna.

Secondo gli esperti di Germanwatch, i Paesi più colpiti possono essere suddivisi in due gruppi: quello dei Paesi più colpiti da eventi estremi altamente insoliti (ad esempio Dominica, Honduras, Myanmar, Vanuatu) e quello dei Paesi colpiti da eventi estremi ormai ricorrenti (ad esempio Cina, India, Filippine). La scienza climatica mostra comunque in modo chiaro che il cambiamento climatico aumenta il rischio per entrambe le categorie e contribuisce a trasformare eventi estremi non comuni in minacce continue, creando una “nuova normalità”. (Fonte Legambiente)