Esteri

Arrestato molestatore seriale di bambini in Australia, potrebbe aver abusato di circa 2 mila minori in otto anni

Uno scandalo sessuale di portata enorme ha colpito l’Australia, scoperto e arrestato un molestatore seriale, accusato di un numero così elevato di crimini da far rabbrividire un’intera nazione. Si tratta di un educatore di 28 anni, di nome Joshua Brown, che è stato arrestato con accuse gravissime di pedofilia, accuse talmente numerose da costringere le autorità ad avviare anche indagini di tipo sanitario. Secondo quanto riportato dalla polizia locale, l’uomo potrebbe aver molestato sessualmente oltre 2.000 bambini in un arco temporale di otto anni, durante i quali ha prestato servizio in almeno 23 centri per l’infanzia. Brown è formalmente accusato di 70 reati sessuali su minori, compresi abusi su bambini di età inferiore ai due anni. Le violenze documentate finora sarebbero avvenute mentre lavorava presso il Creative Garden Early Learning di Point Cook, un sobborgo situato a circa 30 chilometri da Melbourne. Ma gli inquirenti sospettano che il numero di vittime possa essere molto più alto.

Le autorità sanitarie dello Stato hanno avviato un’indagine parallela per monitorare l’eventuale diffusione di malattie infettive. Secondo il direttore sanitario del Victoria, Christian McGrath, sono circa 2.030 le famiglie già contattate per sottoporre i loro figli a test medici. Solo nelle ultime settimane si sono aggiunti oltre 800 nuovi contatti in seguito all’emersione di ulteriori informazioni sull’impiego di Brown. Un abominio senza precedenti in Oceania.

Il caso è ora nelle mani della Sexual Crimes Squad della polizia del Victoria, che ha classificato l’indagine come “urgente e di massima priorità”. Gli investigatori stanno esaminando archivi, registri di impiego e segnalazioni provenienti da genitori e colleghi, per ricostruire l’intera rete delle attività criminali attribuite al sospettato. Tra gli enti coinvolti figura il gruppo Affinity Education, che gestisce 12 dei centri frequentati dall’educatore: in una nota ufficiale, l’organizzazione ha espresso «profondo sgomento e rabbia» per le accuse, dichiarando di voler «collaborare pienamente con le autorità».

Il governo del Victoria, dove Brown risiede, ha annunciato una revisione dei protocolli di verifica dei precedenti penali e delle pratiche di supervisione nei centri per bambini. L’opinione pubblica, intanto, è sconvolta. Le famiglie attendono risposte e giustizia, mentre l’intera nazione osserva con orrore una delle peggiori vicende di abuso mai registrate nello stato oceanico.