Arrestato in Colombia Federico Starnone: è un’esponente di spicco della ‘ndrangheta. È stato arrestato a Cali, in Colombia, l’sponente della ‘ndrangheta Federico Starnone. L’uomo, stando alle prime ricostruzioni, era intermediario del gruppo calabrese della città di Platì con i narcos colombiani ed ecuadoriani. A lui ora vengono contestati i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti con le aggravanti connesse a due distinti tentativi di importazione di ingenti quantitativi di cocaina dal Sudamerica.
La sua cattura si inserisce nella più ampia operazione della Polizia di Stato contro la ‘Ndrangheta che il 10 luglio scorso ha portato all’esecuzione di oltre 20 arresti su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria. Con quella di Starnone, salgo a sei le catture di esponenti di spicco della criminalità italiana in Colombia in meno di due anni: figure legate ai sodalizi criminali più attivi nel settore del narcotraffico, come la ‘ndrangheta e la Camorra.
Secondo l’impianto accusatorio, Starnone ricopriva un ruolo centrale in una delle due organizzazioni criminali individuate dall’inchiesta. Dalla sua base in Sudamerica, agiva da intermediario tra il gruppo calabrese di Platì e i narcos colombiani ed ecuadoriani, facilitando l’importazione di cocaina verso l’Italia. Gli investigatori ritengono che fosse coinvolto in due tentativi distinti di far giungere ingenti quantitativi di droga sulle coste italiane. L’uomo aveva già alle spalle una condanna a 5 anni e 6 mesi per reati legati agli stupefacenti.
La cattura di Starnone è maturata nell’ambito di una maxioperazione coordinata dalla squadra mobile di Reggio Calabria e dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato. L’intervento, eseguito in collaborazione con le autorità colombiane, ha portato all’esecuzione di oltre 20 misure cautelari nei confronti di soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di traffico internazionale di stupefacenti. Gli investigatori colombiani hanno impiegato droni per localizzare Starnone, che nei giorni precedenti aveva cambiato più volte nascondiglio nel tentativo di far perdere le proprie tracce.
L’operazione, avviata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, ha smantellato due strutture criminali con ramificazioni transnazionali. Le indagini hanno documentato collegamenti diretti tra i clan calabresi e i cartelli del narcotraffico sudamericano, evidenziando un’organizzazione in grado di coordinare carichi di droga per centinaia di chilogrammi. Il procuratore Giuseppe Borrelli, che ha diretto l’inchiesta, ha sottolineato come il fermo di Starnone rappresenti un risultato significativo nella lotta contro le reti criminali internazionali.