Esteri

Arrestati per la pace: due attivisti torinesi fermati in Egitto, saranno rimpatriati domani

Vittoria Antonioli Arduini e Andrea Usala

Fermati in Egitto: due attivisti italiani bloccati mentre cercavano di arrivare a Gaza. Andrea Usala, 27 anni, e Vittoria Antonioli Arduini, 22, due attivisti italiani partiti per aderire alla “Global March for Gaza”, sono stati fermati dalle autorità egiziane all’aeroporto del Cairo. La loro destinazione finale era Rafah, al confine con la Striscia di Gaza, punto d’ingresso per centinaia di delegazioni internazionali impegnate in missioni civili di solidarietà. Partiti nel contesto di una mobilitazione che punta a rompere il silenzio complice dell’Occidente di fronte al massacro in Palestina, i due ragazzi non hanno fatto in tempo a mettere piede fuori dall’aeroporto. Secondo le prime informazioni, sarebbero stati trattenuti dalle forze di sicurezza egiziane, interrogati e isolati per diverse ore. A nulla sono serviti i contatti con le autorità consolari nelle prime fasi del fermo.

 

Fonti diplomatiche confermano che Andrea e Vittoria stanno bene. Sono in corso le procedure per il rimpatrio e il console italiano si trova all’aeroporto del Cairo per seguire da vicino la vicenda. Al momento non risultano accuse ufficiali contro di loro. Le autorità egiziane non hanno fornito motivazioni chiare per il fermo, alimentando il sospetto che si tratti di una misura politica per ostacolare la partecipazione internazionale alla marcia per Gaza. Ma non basta dire che stanno bene. Non basta dire che torneranno presto. Due cittadini italiani, attivisti pacifici, sono stati fermati per aver scelto di stare dalla parte giusta della storia. E in Italia, il silenzio istituzionale su questo episodio grida vendetta. Chi lotta per la pace non dovrebbe mai finire sotto fermo. Né al Cairo, né altrove.