È stato aggredito, durante la notte dello scorso 31 agosto, un medico di turno del pronto soccorso dell’ospedale San Giuliano di Giugliano, città nel napoletano. Secondo quanto dichiarato dai testimoni e dai carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Giugliano, giunti tempestivamente sul posto grazie alla chiamata ricevuta, il 28enne colpevole di questa violenza, avrebbe attaccato con impeto verbalmente e subito dopo fisicamente il medico che lo stava visitando; quest’ultimo, al momento dei fatti, stava verificando se il paziente avesse riportato lesioni provocate dall’incidente stradale per cui si trovava lì. Non si sa per quale ragione abbia agito con così tanta brutalità, ma è, purtroppo, ben chiaro un dato evidente che preoccupa il mondo della sanità pubblica: le aggressioni ai danni di medici ed infermieri aumentano in maniera decisamente allarmante. Alla vittima è stata data una prognosi di tre giorni e il 28enne è stato, invece, denunciato con l’accusa di lesioni al personale sanitario. A causa delle numerose aggressioni subite quotidianamente in tutta Italia, la sanità vive ormai da tempo in una condizione di grave incertezza e paura; sono troppo frequenti i casi di violenza registrati e ognuno di loro, nonostante le differenze, ha una matrice comune che spaventa e fa pensare: la rabbia incontrollata nei confronti di chi semplicemente svolge il proprio lavoro e salvaguarda vite umane.
