Cronaca

Accoltella il padre, la madre e la sorella 15enne, arrestato 23enne nel modenese

Strage familiare sfiorata ieri sera a Castelnuovo Rangone, in provincia di Modena, dove un’aggressione in casa poteva avere esiti ancora più gravi: un ragazzo di 23 anni, a quanto pare a seguito di una banale lite, l’ennesima, ha accoltellato il padre, la madre e la sorella quindicenne. I tre sono tutti ricoverati: l’uomo, 57enne, al Maggiore di Bologna e la donna 42enne e la ragazza all’ospedale modenese di Baggiovara. Le due sono in prognosi riservata ma nessuno è in pericolo di vita. Il giovane, che avrebbe problemi psichici e di tossicodipendenza, è stato arrestato dai carabinieri. I soccorsi sono intervenuti intorno alle 22 dopo che un vicino ha dato l’allarme. Il nucleo è originario dello Sri Lanka, vive in Italia da una ventina anni e i coniugi sono custodi di Villa Zanasi, chiusa da tempo. Abitano in uno stabile in via Biondo, all’interno degli spazi della residenza. Sono seguiti da tempo dai servizi sociali. Diverse le pattuglie intervenute ieri sera, e la strada è stata a lungo chiusa. I vicini hanno segnalato altre liti, in passato.

“Un dramma familiare” che “scuote la nostra comunità che si stringe intorno alle vittime di questa tragedia sfiorata – ha detto il sindaco di Castelnuovo Massimo Paradisi – Fortunatamente nessuno è in pericolo di vita – Il ragazzo, al momento dell’arrivo dei carabinieri, era ancora in casa ed è stato tratto immediatamente in arresto”, ha confermato. Il 23enne dovrà rispondere di tentato omicidio aggravato del padre e della madre e di lesioni aggravate (dal rapporto di parentela) nei confronti della sorella minore. Li ha colpiti ripetutamente: il padre ha riportato ferite all’addome e al dorso, la madre al collo e all’addome, mentre la sorella ha avuto ferite di minore gravità al dorso e a una mano. Ci sarebbe anche un altro figlio, che però non era in casa.

L’aggressore è stato bloccato dai carabinieri della Compagnia di Sassuolo e della Stazione di Castelnuovo ed è stato portato in carcere; il coltello a serramanico utilizzato e l’appartamento sono stati sequestrati. La Procura ha chiesto la convalida dell’arresto: lunedì si terrà l’udienza in carcere, alle 9, davanti al gip Andrea Scarpa. Da chiarire il movente: potrebbe essere lo stesso indagato, se riterrà, a fornire ulteriori elementi nel corso dell’interrogatorio davanti al giudice. Il dramma, che questa volta non si è trasformato in lutto, riporta alla memoria un’altra tragedia in famiglia, nella vicina Sassuolo, anche in quella occasione a colpi di coltello. Il 17 novembre 2021 furono cinque i morti quando il tunisino di 38 anni Nabil Dhahri uccise a coltellate l’ex compagna Elisa Mulas, 43enne di origine sarda, i due figli avuti con lei, Ismaele e Sami, cinque e due anni, la suocera Simonetta Fontana, 63 anni, e poi si uccise. Sopravvissero l’altra figlia di Elisa, 11enne nata da una precedente relazione e che durante il delitto era a scuola. Poi il bisnonno, ultranovantenne, che morì però pochi giorni dopo.

(Fonte Ansa)