Esteri

A Londra vertice sull’Ucraina, l’Europa prova a restare unita

ALancaster House la riunione ristretta a cui partecipano 16 Paesi euroatlantici, oltre a Nato e Unione europea. Presente anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, rientrato dagli Usa dopo il duro confronto nello studio ovale della Casa Bianca con Donald Trump. Prima del summit bilaterale fra Meloni e Starmer. L’Europa prova a restare unita, o meglio a essere davvero unita. A Londra durante il vertice sulla guerra e la crisi in Ucraina i presupposti sembrano buoni ma occorre cambiare passo e non solo sulla guerra nel cuore dell’Europa ma su tutte le questioni mondiali più importanti, serve una politica europea comune una volta per tutte.Meloni a Londra: “Evitiamo di dividere l’Occidente”. Starmer: “Abbiamo un approccio molto simile”. Francia e Gran Bretagna al lavoro su un loro piano di pace, da presentare a Trump. Zelensky ricevuto da Carlo III prima del summit. Von der Leyen: “La via per la pace è la forza”. Lavrov respinge “l’arroganza di Starmer e Macron”. C’è molto lacvoro da fare insomma. Il Regno Unito e la Francia stanno lavorando, “insieme con l’Ucraina”, a un loro piano per “far cessare le ostilità” con la Russia.
Lo ha detto il premier britannico Keir Starmer, dopo aver incontrato ieri a Downing Street il presidente Volodymyr Zelensky reduce dal fallimentare vertice di Washington con Donald Trump, e a poche ore dall’inizio alla Lancaster House di Londra di una riunione sulla sicurezza ucraina ed europea. Riunione a cui partecipano una quindicina di leader di Paesi Nato (Ue ed extra Ue), fra cui, per l’Italia, la premier Giorgia Meloni, nonché dei vertici dell’Unione e dell’Alleanza Atlantica. L’iniziativa è stata concordata ieri con lo stesso Zelensky, ha chiarito Starmer, intervistato in un talk show politico domenicale della Bbc prima del vertice di Lancaster House, aggiungendo di averne già parlato con il presidente francese Emmanuel Macron ed evocando “verosimilmente” di poterla allargare anche a “uno o due altri Paesi” imprecisati. “Successivamente discuteremo con gli Stati Uniti di questo piano per far cessare le ostilità”, ha proseguito il primo ministro britannico, lasciando quindi intendere che per ora si tratta di un’iniziativa europea; ma evitando qualsiasi presa di distanza esplicita dal presidente Donald Trump. E anzi ricordando l’incontro avuto a Washington giovedì e la successiva conversazione telefonica avuta con lui venerdì sera. “Io penso che sia un passo nella giusta direzione”, ha concluso Starmer. Si vedrà.