Esteri

A Gaza l’inferno in terra, l’appello straziante di Medici senza Frontiere: “I bambini urlano, servono aiuti urgenti, ora”

Gaza, l’appello di “Medici senza frontiere”, l’associazione internazionale che nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace: “A Gaza i bombardamenti sono ripresi più violenti di prima. Nessun ospedale è pienamente funzionante e le scorte di farmaci, civo e acqua, sono sempre meno: servono aiuti urgenti, ora”.
“I bambini urlano mentre siamo costretti a staccare il tessuto bruciato dalla loro pelle. Ci implorano di fermarci, ma se non rimuoviamo il tessuto morto, le infezioni possono portarli alla morte” – è il racconto straziante del dottor Ahamd Abu Warda, responsabile medico di Medici Senza Frontiere a Gaza.

Tutto lo staff di Medici Senza Frontiere a Gaza continua a curare come può, nei pochi ospedali rimasti funzionanti, con i pochi farmaci rimasti. I pazienti con ustioni gravi su tutto il corpo sono aumentati. Ad aprile nella nostra clinica a Gaza City ne abbiamo curati in media 100 al giorno. Nell’ultimo anno nell’Ospedale Nasser abbiamo effettuato oltre 1.000 interventi chirurgici per ustioni, il 70% dei pazienti erano bambini, la maggior parte con meno di 5 anni. Sono stati ustionati dalle esplosioni delle bombe.
“La sofferenza a cui stiamo assistendo è inimmaginabile. Le persone sono private di acqua, cibo, farmaci”. Basta, è già tardi.

Ultim’ora: Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, venti persone sono state uccise e decine ferite negli attacchi aerei e con l’artiglieria dell’Idf in diverse aree della Striscia di Gaza dalle prime ore di martedì mattina. Le fonti mediche citate da Wafa hanno segnalato una distruzione diffusa di edifici residenziali e abitazioni, mentre le squadre di emergenza continuano a recuperare vittime. Il mondo intero deve intervenire.