“A dopo mamma”, l’utimo messaggio di Valentina prima del buio, un’altra stella che brilla nel cielo di Lucca
Ennesima tragedia a Lucca. Ennesima vita spezzata, finita troppo presto. Valentina Tolomei, 17 anni, studentessa e promessa della ginnastica artistica, è stata travolta mentre rientrava a casa sul suo scooter. Aveva appena scritto un messaggio ai genitori. L’impatto con una Mercedes, guidata da un 30enne residente a Porcari, l’ha sbalzata a terra; la giovane è stata poi trascinata per decine di metri sull’asfalto, fino a fermarsi in un campo accanto alla carreggiata. Per lei non c’è stato nulla da fare:
Valentina è deceduta sul colpo. La ragazza viveva con la famiglia – papà Stefano, mamma Monica e la sorella Martina, più grande di due anni, nella frazione di Paganico, a pochi minuti dal luogo della sciagura. Alla “Paladini” di Lucca era iscritta al liceo delle scienze umane, dove compagni e insegnanti la ricordano per curiosità, sorriso contagioso e dedizione allo studio. Ma la scuola non era la sua unica passione: Valentina era conosciuta nell’ambiente della ginnastica artistica, disciplina che praticava fin da bambina e nella quale si era guadagnata stima e affetto tra allenatori e compagne di squadra.
La ragazza stava tornando dal fidanzato, che abita a Marginone, quando ha deciso di scrivere ai genitori per far sapere loro che stava rientrando. Pochi istanti dopo quel semplice “a dopo” è avvenuta la tragedia, immortalata solo dall’eco delle sirene e dal silenzio che ne è seguito. La notizia del dramma si è subito diffusa in tutta la Lucchesia: migliaia di messaggi di cordoglio hanno inondato Facebook e Instagram, fiori e peluche sono comparsi nei pressi della scuola, e le compagne di squadra hanno dedicato a Valentina un ultimo, commosso omaggio sul tappeto elastico dove tante volte aveva volteggiato, sognando il futuro.
Sconvolta dal lutto, la famiglia Tolomei – nota a Paganico anche per l’attività agraria del nonno – ha già annunciato che la cerimonia funebre si terrà nei prossimi giorni, in forma strettamente privata. Ma le storie di chi l’ha conosciuta non moriranno: Valentina resterà negli occhi di chi l’ha vista affrontare con grazia una spaccata, un volteggio, nei quaderni dei compagni di classe, nei messaggi affettuosi di mamma e papà. In un volo breve ma intenso, Valentina ha insegnato a tutti noi la forza di un sorriso dietro un casco e soprattutto il valore di un messaggio di ritorno a casa ai genitori. Le strade di Capannori non saranno più le stesse di prima senza di lei, ma il suo ricordo continuerà a scivolare leggero, come in una perfetta esecuzione di un esercizio a corpo libero.