De Clizibus

C’è crisi? No problem, il ministro Lollobrigida ha la ricetta e chiede di abbassare l’iva sulle ostriche

Il popolo ha fame? Abbassiamo l’iva sulle ostriche! Eh no, non è una barzelletta ma l’ultima trovata del ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, ex cognato della premier Meloni noto al grande pubblico per le sue continue sparate tanto imbarazzanti quanto pericolose. “L’abuso di acqua può portare alla morte, dovrebbe essere inserita una etichettatura allarmistica anche sulle bottiglie d’acqua” ha sostenuto giusto qualche giorno fa agli Stati Generali del vino, in Campidoglio, per controbattere alla proposta della Commissione Europea di apporre sulle etichette del vino la scritta «nuoce gravemente alla salute» come sulle sigarette, battuta che risuonerebbe spassosa se non fosse che a pronunciarla sia stato un ministro della Repubblica dimentico del fatto che dal 1988 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) abbia confermato la cancerogenicità dell’alcol. Questione che evidentemente preferisce omettere spesso se si pensa che neanche due anni fa, al Festival del Trentodoc, è arrivato persino a sostenere che “per il benessere fisico andrebbero abbinati il consumo di vino con gli eventi sportivi”! E come dimenticare la volta in cui al meeting di Rimini dell’agosto 2023 se ne uscì con la massima dei “poveri che mangiano meglio dei ricchi, perché cercando dal produttore l’acquisto a basso costo spesso comprano qualità”? Chissà se i circa 6 milioni di italiani in povertà assoluta certificati dall’Istat avranno pensato la stessa cosa leggendo dei 219.000 euro spesi da Lollobrigida e dal governatore Francesco Rocca per la cena del “Made in Lazio” nel dicembre scorso fra alcolici, salumi e tartufi pregiati?

Oggi però il cognato d’Italia ha proposto finalmente un’azione concreta per aiutare tante famiglie bisognose che non arrivano a fine mese e lo ha fatto direttamente dal ristorante del Senato, davanti a tre casse di pregiate ostriche di Goro, qualità “golden”! “Sono un bene di lusso perché sono care, non perché la natura le ha fatte di lusso. E quindi avere la possibilità di una fiscalità in linea con quella europea vuol dire mettere i nostri acquacoltori nella condizione di competere alla pari, questo è lo sforzo che stiamo facendo. Il governo Meloni si impegna ad abbassare l’Iva per contrastare il prezzo e mettere più utenti possibile nella condizione di poter accedere a questo prodotto che non deve essere di lusso” ha dichiarato Lollobrigida fra un brindisi e l’altro di vino rosè, proponendo l’abbassamento dell’aliquota dei molluschi dal 22 al 10% affinché tutti gli italiani abbiano il diritto sacrosanto di potersi permettere un piatto di ostriche fresche. Una priorità discutibile che va a braccetto con quella di costruire un aeroporto a Cortina, di ripristinare i vitalizi ai senatori, di elargire 20 condoni in due anni per gli amici evasori e tante altre ipotizzate o attuate fino ad adesso da un governo sempre più distante e disinteressato alle vere problematiche dei suoi cittadini più bisognosi, come dimostrano anche la bocciatura del salario minimo, l’aumento dell’Iva su assorbenti, pannolini, latte in polvere e altri beni di prima necessità e la promessa mancata di un incremento delle pensioni minime che restano ferme a poco più di 600 miseri euro.

“Ormai sono completamente fuori dalla realtà: Fratelli d’Italia – segnala in un post sui social il Partito democratico – ha organizzato una degustazione di ostriche in Senato e il ministro dell’agricoltura Lollobrigidapropone di abbassare l’Iva al10%. Gli italiani non sanno come affrontare il caro bollette, la produzione industriale cala da 2 anni consecutivi, alzano le tasse, e il governo Meloni di cosa parla? Di ostriche”.