Militari israeliani dell’Idf in vacanza in Italia e nell’Ue, ma altrove hanno rischiato l’arresto da noi erano sotto scorta
Mentre l’offensiva contro Gaza si intensifica, un grave attentato scuote Gerusalemme e una flotta di navi civili, la Global Sumud Flotilla, messa sotto attacco dai droni con la stella di David si dirige verso la striscia per tentare di forzare il blocco e consegnare aiuti alla città martoriata, veniamo a conoscenza del segreto di Pulcinella: militari israeliani dell’IDF in vacanza nel nostro come in altri paesi europei. Con una differenza non da poco: in Belgio e Olanda per es. alcuni di questi militari in libera uscita dall’orrore di Gaza, le cui devastazioni si permettono anche di pubblicare in rete, si sono visti presentare formale richiesta di arresto per crimini di guerra che quantomeno è un segnale nei confronti di soggetti non graditi. In Italia no, si fanno accompagnare e scortare dalla Digos in strutture ricettive di lusso di solito riservate ai turisti, con buona pace della crisi del settore. Parlare di ennesima vergogna nazionale è troppo poco. È di pochi giorni fa la notizia di aerei da guerra israeliani preposti al controllo del Mediterraneo di “passaggio” a Sigonella. Inoltre sempre in Sicilia a largo di Lampedusa sono stati ritrovati in mare quelli che, a giudicare dalle scritte impresse sopra, parrebbero essere i resti di un satellite spia israeliano recentemente messo in orbita. Siamo diventati a tutti gli effetti retrovia di un conflitto globale che coinvolge i più importanti attori sulla scena politica internazionale. Israele con la sua deriva sionista e suprematista a detta di propri intellettuali, analisti e giornalisti si è alienata ogni possibile simpatia da parte di parecchi governi oltre che della maggioranza dell’opinione pubblica mondiale. Tranne che del nostro governo evidentemente visto che è già da due anni che gli israeliani hanno l’appalto per controllare il nostro sistema delle comunicazioni. In pratica tutto ciò che passa attraverso gli smartphone e la rete è sotto l’occhio del servizio segreto più efficiente del mondo, il Mossad, che ha referenti storici in Italia e sicuramente infiltrati nei social network camuffati da semplici utenti. In teoria chiunque di noi possa rappresentare un fastidio per gli interessi del blocco che si è formato intorno a Israele, USA in primis, potrebbe fare la fine di Francesca Albanese, alta rappresentante all’ONU che ha perorato la causa palestinese, per la quale il nostro governo non ha mosso un dito dopo le incredibili e pesantissime sanzioni inflitte dagli Stati Uniti nei suoi confronti, cosa che non ha precedenti. Vi esorto a informarvi a riguardo. Ho già avuto modo di scrivere che i nostri interessi nazionali non possono coincidere con quelli degli USA che hanno preteso di esportare il proprio fallimentare modello di democrazia all’estero provocando in gran parte disastri annunciati. Disastri funzionali a una economia di guerra come la loro ma dannosi per tutti gli altri soprattutto, ovviamente, per i paesi coinvolti nelle “operazioni di polizia internazionale”. Ora gli sceriffi sono due vista la vicinanza politica e di visione tra il presidente degli Stati Uniti e il premier israeliano. Personaggi molto pericolosi di cui il mondo potrebbe benissimo fare a meno. Nei tempi passati la politica non avrebbe permesso ai miliardari di prendervi parte attiva; non che non vi fossero rapporti e intrusioni indebite tuttavia il limite non era stato superato. Quando il popolo decide che chi è stato così furbo da arricchirsi sicuramente avrà anche le capacità di gestire bene la cosa pubblica e lo vota commette più che un errore di ingenuità. Vuol dire che qualcosa è andata dal verso storto.